Primavera Milan, gli osservati speciali
DIFESA - I due giocatori principali si trovano nella retroguardia, reparto che nella Prima squadra non sta avendo fortuna. Il numero uno è Andres Llamas, terzino mancino classe '98 all'occorrenza utilizzabile come centrale difensivo, ruolo ricoperto nelle nazionali giovanili (fresca peraltro la convocazione in Under19). Partita curiosa quella dell'italo-spagnolo: non inizia al meglio sbandando sul primo gol dell'Atalanta, poi si mette in mostra con un paio di chiusure d'autore, cross interessanti e un gol da urlo con il quale riapre una partita che sembrava chiusa (bolide da 30 metri sotto l'incrocio dei pali). Con lui protagonista a sorpresa, ma neanche troppo, è Mattia El Hilali, altro classe '98 nel giro delle nazionali giovanili. Per chi non lo conoscesse, la partita di domenica è un assaggio perfetto delle sue qualità: duttilità e intelligenza tattica superiori alla media, che gli permettono di disimpegnarsi bene prima come centrale di difesa e in seguito come mediano a copertura della retroguardia. Cresciuto anche fisicamente rispetto alla scorsa stagione, può essere la prossima rivelazione del vivaio del Milan, ma per non bruciare le tappe è necessario attendere ancora uno-due anni per la completa maturazione.
CENTROCAMPO - Mihajlovic ha potuto poi vedere da vicino il pupillo del presidente Berlusconi, quello che dagli addetti ai lavori è ritenuto in assoluto il talento più promettente del Settore Giovanile rossonero: Manuel Locatelli. Il centrocampista classe '98, capitano di giornata vista l'assenza di Gamarra, non ha brillato contro i bergamaschi: schierato come regista basso davanti alla difesa, Loca ha subito il forte pressing avversario e non è riuscito a dare rapidità alla manovra, si è intravisto qualche colpo del suo repertorio, precise aperture di 50 metri, ma il giocatore ha abituato a giocate più fini. Non cambia il giudizio sulle sue potenzialità, tanto che quest'anno potrebbe arrivare la grande occasione: le doti atletiche e tecniche di Locatelli hanno convinto staff e società e se la classifica lo permetterà nelle ultime giornate di campionato è viva l'ipotesi del debutto in Prima squadra.
ATTACCO - La sorpresa davanti è Andrea Vassallo, classe '97 all'ultimo anno in Primavera. Negli ultimi due anni la crescita dell'attaccante è stata esponenziale e al di sopra delle più rosee aspettative di addetti ai lavori e staff tecnico: partito inizialmente come riserva ora è un punto fermo per Brocchi, che lo impiega indifferentemente come punta centrale o come esterno offensivo. Vassallo ora sta sfruttando al meglio le assenze di Cutrone (che dovrebbe rientrare tra un paio di settimane) e La Ferrara per mettersi in mostra e anche domenica è riuscito a impressionare Mihajlovic: tanti movimenti e sponde, un gol da attaccante di razza e personalità da professionista. Il serbo è rimasto positivamente colpito e si è convinto di poter tenere in considerazione Andrea qualora si ripresentasse in attacco un'emergenza come quella capitata proprio domenica contro il Napoli, con i soli Bacca, Luiz Adriano e Cerci a disposizione.