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    Prima Dani Alves, ora Thiago: Barcellona, cosa c'è dietro la strategia di Xavi sul mercato

    Prima Dani Alves, ora Thiago: Barcellona, cosa c'è dietro la strategia di Xavi sul mercato

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    Dani Alves è tornato a casa. Dopo più di cinque anni il terzino brasiliano è nuovamente un giocatore del Barcellona, che prosegue nella sua opera di rinnovamento 'retrò' dopo aver ingaggiato l'ex centrocampista Xavi come allenatore dopo l'esonero di Koeman. E non è finita qui, perché stando alle indiscrezioni che arrivano dalla Spagna i blaugrana pensano al ritorno di un altro grande ex: Thiago Alcantara, in ombra a Liverpool a causa di un persistente problema al polpaccio e non più centrale negli schemi di Klopp. Un nuovo vecchio Barça, ma cosa si nasconde dietro alle scelte della società catalana e del suo tecnico?

    DNA E LEADERSHIP - La risposta l'ha data tra le righe lo stesso Xavi nel giorno della sua presentazione: per tornare grande il Barcellona deve ritrovare il suo Dna e il suo equilibrio, due aspetti che si sono persi nel corso delle tante piccole rivoluzioni vissute dai blaugrana negli ultimi anni, problemi accentuati ulteriormente dalle difficoltà economiche che il club sta attraversando. Puntare solo sui giovani talenti della cantera per rilanciarsi e cancellare alcune operazioni finanziariamente e tecnicamente disastrose come Griezmann non è finora bastato, ma la fiducia nel talento dei baby gioielli blaugrana non viene meno: serve solo più esperienza per guidarli, aggiungere veterani a Busquets e Piqué per rimettere in ordine il gruppo. In questa logica, sulla scia di quanto già fatto dal Milan nel gennaio 2020 con l'inserimento di Kjaer e Ibrahimovic, va letta la decisione di Laporta e Xavi di richiamare Dani Alves e ora pensare anche al ritorno di Thiago: le regole rigide imposte dal tecnico (arrivo alla Ciutat Esportiva un'ora e mezza prima dell'allenamento, multe per i ritardi, coprifuoco nei giorni antecedenti le partite, divieto di attività pericolose) sono un primo paletto per mettere ordine, ma affinché queste siano assimilate al meglio dal gruppo occorre la collaborazione di capitani all'interno dello spogliatoio e a questo compito sarà dedicato Alves, oltre a dare un apporto in campo in un ruolo ricco di incertezze tra la trattativa per il rinnovo di Sergi Roberto e il flop Dest.

    I CASI DEMBELE E AGUERO - C'è poi una 'missione speciale' per i veterani del Barça, ossia trasformare Ousmane Dembélé. Mentre la società e lo stesso Xavi lavorano in una corsa contro il tempo per arrivare al rinnovo dell'esterno offensivo ("E' prioritario", ha detto il tecnico alla presentazione), l'obiettivo è di andare a migliorare gli aspetti professionali del francese ex Borussia Dortmund, ritenuto potenzialmente tra i migliori al mondo ma poco avvezzo ad osservare con diligenza i regolamenti. Diversi i problemi vissuti negli ultimi anni tra diete e comportamenti non sempre apprezzati dalla società, non un caso se proprio lui è stato la prima vittima delle nuove regole di Xavi con una multa per un ritardo di soli tre minuti nell'arrivo al centro sportivo. Un segnale chiaro di come Xavi voglia agire per cambiare la mentalità di Dembélé e affinarne la professionalità prima della tecnica, a Dani Alves sarà chiesto di seguire da vicino la vicenda per dare il suo personale esempio, oltre a trasmettere al gruppo l'attaccamento ai colori e alla causa blaugrana che diversi elementi all'interno della rosa non hanno finora assimilato. C'è poi un ultimo nodo che può avere una forte incidenza sulle mosse di mercato del Barcellona, ma non si tratta di una questione di Dna o disciplina: il rebus sul futuro di Sergio Aguero, che nei prossimi 90 giorni valuterà se dovrà ritirarsi o meno dopo il problema cardiaco accusato a fine ottobre. A prescindere dal verdetto, tre mesi sono tanti e il Barça non può permettersi di restare fermo a gennaio: oltre al Kun è fermo ai box fino al 2022 anche Braithwaite per un problema al ginocchio, oltre a Depay a disposizione di Xavi resta solo un Luuk de Jong mai convincente in blaugrana. Inevitabile rivolgersi al mercato e qualche spunto non manca, qualcuno 'tradizionale' come Aubameyang e Lacazette o anche qualche altro 'atipico' se si pensa a Dani Olmo come falso nove, ma i blaugrana si potranno muovere a fatica e con un occhio sempre puntato su quei conti che non sorridono. La strategia di Xavi è comunque delineata: ricostruire il Dna Barcellona e dare leader a un gruppo instabile è la priorità, anche sul mercato.

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