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    Preziosi: 'Impensabile giocare se le aziende sono chiuse. Il Genoa? Non sarà penalizzato'

    Preziosi: 'Impensabile giocare se le aziende sono chiuse. Il Genoa? Non sarà penalizzato'

    • Marco Tripodi
    Enrico Preziosi torna a parlare di calcio, di Genoa e dello stato di salute del pallone in questo momento di emergenza planetaria: "Il calcio è un’azienda ed è in difficoltà, come tutto il resto - ha detto al Secolo XIX - Bisognerà probabilmente restare fermi fino al 3 maggio, dopo non so cosa accadrà. Certo in questo momento conta la salute delle persone. Dovremo decidere tutti assieme cosa fare, ma non è il momento di giocare. Vi pare possibile che le aziende restino chiuse e che invece si giochi a pallone?”. 

    Qualunque sia la decisione (play-off e play-out, congelamento della classifica, ripresa del torneo) Preziosi si dice convinto che la sua squadra sia in una botte di ferro: “Di certo a essere penalizzato non sarà il Genoa: a gennaio ho investito tanto, anche se parecchi dicono che abbiamo fatto solo prestiti. In realtà ci sono i riscatti da pagare e valuteremo quello che sarà da fare. Prima bisogna tornare alla normalità”.

    L'imprenditore irpino infine si toglie qualche sassolino nei confronti di chi sostiene che la società rossoblù sia in difficoltà economiche: “Da dieci anni sento dire che siamo in difficoltà, ma abbiamo sempre onorato tutti gli impegni e non abbiamo mai preso un punto di penalizzazione. Difficoltà ce ne sono state, specie quando la Giochi Preziosi ha dovuto affrontare la crisi. Ma non mi sono mai tirato indietro e continuerò a farlo. Non sono uno che si arrende”.

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