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Presidenti, il ritiro nel 2020 non serve più a nulla!
Il risentimento non è mai un buon consigliere, però i Presidenti di Fiorentina, Torino e Bologna di fronte ai risultati più che modesti delle loro squadre, hanno deciso di mandare tutti i giocatori in ritiro e di comportarsi come i patriarcali padri di famiglia d’un tempo. Nel calcio 2.0 del marketing invasivo, del merchandising, degli sponsor, delle quotazioni in borsa, dei diritti d’immagine, di quelli televisivi, della finanza creativa, del training e dell’autotraining, dei social… siamo finalmente tornati al volto umano (troppo umano) dei patriarchi d’una volta. Anconetani, Gaucci, caricavano i giocatori sul torpedone e poi li chiudevano in un albergo a 2 stelle. Ad allenarsi? No. A riflettere sui propri peccati.
Anche ora, c’è da scommetterci, questi Presidenti all’antica riscuoteranno la propria fetta d’approvazione da parte dei tifosi, che, anche loro, vivono soprattutto di esaltazioni e risentimenti, di gioia e delusione. E quindi penseranno che questi ragazzi se lo meritano il castigo. Probabilmente servirà a poco, ma siccome perdono, sono dei bambini viziati, se invece vincessero sarebbero degli eroi. Intanto, indirettamente, Presidenti e staff additano al mondo i reprobi, sperando di far dimenticare i responsabili della campagna acquisti, della programmazione, delle scelte fondamentali e delle strategie. Prendersi, così in questo modo, qualche giorno di respiro. Qualche giorno…