Presidente Pescara: 'Ho sentito Verratti, andrebbe di corsa alla Juve'
RETROSCENA - Sebastiani ripercorre la cessione di Verratti al PSG nel 2012: "Avrei preferito cederlo alla Juve. E ci siamo andati davvero vicinissimi. A gennaio 2012 avevamo parlato di uno scambio di comproprietà: noi di Verratti e in cambio ottenevamo mezzo Immobile, che era in prestito da noi. Non se ne fece nulla, ma Marco continuò a crescere. Poi in estate sfumò tutto a causa di un disaccordo sulle contropartite tecniche. Non tanti soldi, soprattutto se pensiamo a quanto vale ora. Pagarlo 50-60 milioni sarebbe un affare per la Juve? Dico di sì, stravedo per Marco. Per me vale Pogba, a livello tecnico. 110 milioni per Pogba? Un prezzo un po' esagerato. Tornando a Verratti: il PSG non cede i suoi campioni. Sorpreso dall'accostamento ai bianconeri? No, per niente. Penso che sia dura, però un giocatore come Verratti manca alla Juventus. Procarci è logico. Sono ceduto che lo abbiamo ceduto al massimo prezzo per il Pescara. Se adesso vale di più è anche perché ha vinto con il PSG e ha giocato la Champions da protagonista, tutte cose che da noi non avrebbe potuto fare".
TIFA JUVE - "Il giorno della cessione? Marco era un po' deluso per il mancato trasferimento alla Juventus, era la squadra per cui tifava da bambino. Ma quando è arrivato a Parigi e ha capito la grandezza del PSG si è reso immediatamente conto che gli sarebbe cambiata la vita. E gli è cambiata, seppur lui sia rimasto il Marco Verratti di sempre. Ragazzo umile, con i piedi per terra e attaccato alle sue origini. Lui il 10 per la Juve? Lo vedrei bene con tutte le maglie, anche con la 10. A parte il bianconero, in Italia lo rivedrei soltanto al Pescara: ma purtroppo non ce lo possiamo permettere un fuoriclasse così. Mi giocherei una cena sul matrimonio Juve-Verratti. E' soprattutto un augurio per lui e per noi italiani, che in serie A non ce lo siamo ancora goduto. Ma occhio pure al Bayern: Ancelotti è più che un allenatore per Marco".