Parole importanti quelle del presidente del Paris Saint Germain Nasser Al-Khelaifi che, intervistato da RMC Sport, ha parlato del successo nell'andata dei quarti di finale di Champions League contro il Chelsea e ha affrontato diverse questioni relativi al calciomercato: "La Champions al Psg? Nel calcio tutto è possibile, il nostro progetto è vincerla in cinque anni, se arrivasse quest'anno sarebbe fantastico. Ne sono passati due anni e mezzo e non è impossibile, ma noi ora dobbiamo pensare solo alla prossima partita con il Chelsea. Mancano ancora 90 minuti da giocare contro i Blues, per noi sarebbe importantissimo approdare alla semifinale, per il club, per i tifosi, per la crescita del nostro progetto. Sono felice per la vittoria di ieri sera, ma so che al ritorno sarà difficile. Non ci sarà nemmeno Ibrahimovic, che dovrà stare fermo almeno 4 settimane. Le voci su Mourinho? Lo apprezzo molto come allenatore, ma ne approfitto per confermarlo: Blanc resterà ancora al Psg, spero che prolunghi il contratto questa settimana. Ha portato un cambiamento di stile, di qualità di gioco, è un grande allenatore e sono molto fiero del suo lavoro".
NIENTE POGBA - "Messi, Ronaldo e Pogba? Non abbiamo bisogno di nuovi giocatori. In difesa abbiamo il meglio con Thiago Silva, così come a centrocampo con Thiago Motta, Matuidi e Verratti e in attacco con Cavani, Ibra, Lavezzi e Lucas. Rispetto molto Messi e Ronaldo, ma la nostra star è Ibra, insieme a Cavani. Il Matador è molto importante per noi, un grande professionista, molto generoso in campo, dà tutto e questo mi piace molto. Se vuole cambiare posizione deve parlarne con Blanc, ma la nostra decisione è chiara: resta qui perché per noi è una star. Il nostro nuovo ds? Non credo che tornerà Leonardo". 
FAIR PLAY - Chiusura sul fair play finanziario: "Sono molto fiducioso, ne stiamo discutendo con l'Uefa ma non credo che ci sanzioneranno perché i nostri sforzi li facciamo per il calcio. Rispetto il Bayern, un grandissimo club, non abbiamo mai parlato di loro e chiedo che ancora una volta loro non parlino di noi. Devono rispettarci come noi rispettiamo loro".