Pres. Monza: 'Con Berlusconi non saremo una nuova colonia del Milan, più un Athletic Bilbao brianzolo'
Nicola Colombo, presidente del nuovo Monza di Silvio Berlusconi, parla a Novastadio: “Stato d'animo durante il passaggio di quote? È stata una situazione totalmente inattesa, mai avrei pensato di ricevere telefonata di Galliani a fine agosto. Poi le cose sono andate molto velocemente. Non ci siamo mai scambiati nulla di scritto. È stata una trattativa veloce e facile. Ciò che è stato più faticoso è stata l'attenzione dei media cui non sono abituato. Avevo timore di togliere il palcoscenico a Galliani e Berlusconi. Io sono una persona sobria e restia ai riflettori e non volevo far passare il messaggio che cercassi pubblicità. Serie A? Qualcuno ritiene che questa operazione ha qualcosa di diverso rispetto a un progetto sportivo ma qui non ci sono altri tipi di interesse. Ho parlato diverse volte con Galliani e Fininvest e ho capito che c'è interesse autentico per portare il Monza in categorie più importante. Poi c'è l'operazione immobiliare relativa al Brianteo che è di contorno e che anche noi avevamo nel cassetto ma cui servivano investitori. Non c'è prospettiva che si torni ad essere colonia del Milan. Parole di Berlusconi su squadra giovane e italiana? Quello che ha detto Berlusconi al convegno è quello che mi ha detto al telefono perché ancora non ci siamo incontrati e probabilmente lo faremo domenica allo stadio. Io gli ho detto che con me sfondava una porta aperta. Noi nel nostro settore giovanile non abbiamo stranieri. Noi speravamo di avere solo giocatori brianzoli. Ai tempi parlavo anche di una specie di Athletic Bilbao brianzolo. L'esempio di correttezza in campo e fuori noi li abbiamo già, abbiamo vinto per due anni la coppa disciplina. Il nostro è sempre stato un progetto fatto di valori. E quindi troverà terreno fertile”.