Non accenna a placarsi la polemica attorno alla gestione straordinaria dei fatti legati alla finale di Coppa Italia disputatasi sabato sera fra Napoli e Fiorentina. Sulla quaestione è tornato ad esprimersi anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che, al termine della giunta prevista per la giornata di oggi ha auspicato il ricorso al modello inglese per arginare i problemi del calcio italiano.

MODELLO THATCHER - E nel ricordare il modello della Premier League Malagò ha calcato la mano sui provvedimenti che lo stato italiano dovrebbe attuare tirando in ballo i provvedimenti imposti dalla Lady di ferro del governo inglese, Margaret Thatcher: "Basta vedere quello che ha fatto la Thatcher con gli hooligans. Bisogna fare questo. Io non legifero,auspico che avvenga questo. Serve una rivisitazione del sistema calcio che non può non tenere conto dei ruoli di federazioni, leghe e forze dell'ordine, quindi anche del Ministero degli Interni, Stato e governo. Nei prossimi giorni incontrerò Abete per fare una chiacchierata a quattr'occhi, a 360 gradi, e per dare un contributo fattivo alla risoluzione dei problemi".

TROPPE VOCI IN CAPITOLO - Già nel corso di un convegno sull'etica nello sport il n°1 del Coni aveva espresso le sue perplessità sulla reiterazione di eventi così drammatici che coinvolgono il mondo del calcio in Italia: "E' imbarazzante la reiterazione di quello che avviene negli stadi, situazioni in fotocopia di quanto è accaduto anni fa. Significa che o non si è fatto nulla o lo si è fatto male. Ieri a Bergamo per una manifestazione sportiva mi è stato addirittura chiesto di mandare tutti a casa, di cacciare i colpevoli. Purtroppo in tanti mettono bocca su questa materia e al momento delle decisioni importanti si rimpallano le responsabilità, dicendo che il problema non investe la loro competenza".