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    Ferron, preparatore dei portieri Under 17: 'Meret più forte di Donnarumma'

    Ferron, preparatore dei portieri Under 17: 'Meret più forte di Donnarumma'

    Fabrizio Ferron, ex portiere di Atalanta, Samp e Verona ma anche dell'Inter, da anni preparatore dei portieri delle Nazionali giovanili italiane e attualmente nell'Under 17, ha parlato degli estremi difensori da lui allenati: "Mi sembra ieri quando li allenavo nelle Nazionali giovanili e invece sono già lì. Ma non mi stupisco, è stato facile allenare questi ragazzi. E sapete perché? Oltre ad avere delle qualità fuori dalla norma, sono dei ragazzi serissimi. Dimenticate i luoghi comuni sul binomio gioventù-immaturità: tenete presente che Meret, classe '97, lo chiamavo già 'vecchietto' qualche anno fa". 

    SU DONNARUMMA E MERET  - "Il punto di forza di Donnarumma è senza dubbio la sua velocità ad andare a terra nonostante sia un gigante. E poi come affronta le partite: ha una personalità tale che gli permette di farsi scivolare tutto. Dimentica immediatamente quello che succede in campo, e questa è una grande qualità per un portiere. Meret tecnicamente forse è più completo, anche per un discorso di conformazione fisica. Tutti e due invece affrontano le gare con la massima serenità e questo aiuta molto in questo ruolo".

    SU SCUFFET - "Ha meno qualità tecniche rispetto a Donnarumma e Meret, ma anche lui regge benissimo la pressione delle partite. Ora sta giocando meno, ma spero che possa tornare titolare perché lo ritengo un ottimo portiere". 

    SU BUFFON - "Faccio un paragone con gli altri sport: lo sci in Italia è esploso grazie a Tomba. Dopo di lui tutti i bambini volevano sciare. Nel calcio è uguale, avere un portiere come Buffon come esempio è un apripista per questi ragazzi che vogliono emularlo: una figura così aiuta tantissimo i giovani. Se ti alleni con Buffon capisci perché gioca ancora titolare a 40 anni". 

    SULL'EVOLUZIONE DEL RUOLO - "Tutte le squadre ormai giocano con la difesa alta e il portiere deve accorciare la distanza stando alto. Prima potevi prendere la palla con le mani nel retropassaggio, ora devi fare quello che fa un difensore. Ma loro sono cresciuti così quindi non è un grande problema per i giovani portieri di oggi quello di saper giocare con i piedi. Però è sempre difficile fare paragoni, prima era un altro calcio. È cambiato il modo di pensare il calcio, prima si puntava più sulla tecnica e c’era meno esasperazione fisica".

    SUI PORTIERI STRANIERI -  "Non invidio nessun altra nazione, sono sincero. In Italia abbiamo un livello molto alto rispetto all'estero. Fuori dall’Italia trovi il portiere bravo ma vedere tanti portieri che sono arrivati in prima squadra non l’ho visto in altri paesi: abbiamo una qualità superiore. E abbiamo già altri giovani ragazzi che sono sulla giusta strada per arrivare in alto”.

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