A Roman Tragedy. Titolavano così i tabloid inglesi il momento del Chelsea, che nella giornata di domenica ha messo alla porta il tecnico Villas Boas. La decisione è arrivata dall'alto, da Roman Abramovich, che dopo la sconfitta dei Blues con il West Bromwich ha detto basta. Non importa se lo Special Two neanche otto mesi fa era costato 15 milioni di euro, non importa se il suo esonero, che fa seguito a quelli di Scolari, Hiddink e Ancelotti, porterà al club un altro meno sul conto in banca, il Chelsea, che fino a giugno sarà traghettato da Roberto Di Matteo, dalla prossima stagione avrà un nuovo allenatore. Oltre alle indiscrezioni su Mourinho e Benitez, da Londra rimbalza la voce di un forte interesse per Joachin Low, attuale ct della Germania. Per Villas Boas resta calda l'ipotesi Inter.
Il Chelsea piange, il Liverpool di certo non ride. I Reds giocano contro l'Arsenal un primo tempo meraviglioso, ma trovano sulla loro strada prima un super Szczesny poi un grande Van Persie che prima segna il gol del pareggio poi trova la sua 25esima rete in campionato nel recupero, che regala ai Gunners la vittoria. Il Tottenham, rivale storico dell'Arsenal cade in casa contro il Manchester United, trascinato da Ashley Young, e dice addio al sogno titolo, il Manchester City si conferma prima forza de campionato grazie al successo contro il Bolton, firmato anche da Mario Balotelli. L'attaccante azzurro nel weekend è tornato a far parlare di sé per una scappatella in un strip club a poche ore dal match di Premier che gli è costata una multa di 300 mila sterline, pari a tre settimane di stipendio.
Meritano la copertina del weekend anche Gylfi Sigurdsson e Pavel Pogrebnyak. Il centrocampista islandese è stato protagonista del successo dello Swansea City a Wigan, l'attaccante russo, arrivato a gennaio in prestito dallo Stoccarda, ha realizzato tre gol nel 5-0 al Wolverhampton.
