Premier: re Carlo abdica, United nella storia. Mancini ha paura
Ventitre minuti per ipotecare il 19esimo titolo e sorpassare nell'albo d'oro il Liverpool. Il pomeriggio dell'Old Trafford ha emesso il suo verdetto: il Manchester United è campione d'Inghilterra 2011. Non c'è ancora la certezza matematica perchè manca un punto (da fare nelle prossime due partite), ma la vittoria 2-1 nella "finale" contro il Chelsea ha definito le gerarchie in Premier League. Ancelotti era arrivato a Manchester con tante speranze, con la certezza di potersela giocare ma il gol-lampo del Chicharito Hernandez, il 13esimo in campionato, e la zuccata di Vidic dopo 23 minuti, hanno condizionato un match che lo United, alla lunga, ha meritato di vincere, gestendo la reazione Blues dopo l'1-2 di Lampard. Ancelotti abdica nello stadio che l'anno scorso lo incoronò re d'Inghilterra, un teatro dei sogni che nel 2011 è diventato degli incubi, con il doppio ko in Champions e campionato.
In zona Champions è lotta all'ultimo sangue: sicuri della qualificazione United, Chelsea e Arsenal, mentre per il quarto e ultimo posto rimasto sono ancora in corsa Manchester City, Tottenham e Liverpool. Mancini, ko sabato a Goodison Park con l'Everton, ha quattro punti di vantaggio sul Liverpool (che ha una partita in più) e sei sul Tottenham che questa sera sarà di scena al City of Manchester per cercare l'impresa. Se gli Spurs torneranno a Londra con i tre punti, accorcerebbero a -3 dalla zona Champions, a due giornate dalla fine. E domenica voleranno ad Anfield contro un Liverpool, che ieri sera, nel monday night, ha strapazzato il Fulham 5-2, con la seconda tripletta in tre giornate di Maxi Rodriguez, il settimo gol in tre partite.
In coda serve un miracolo al West Ham ultimo, a -4 dalla zona salvezza. Gli Hammers devono vincere domenica a Wigan, penultimo, e sperare che non facciano altrettanto Blackpool, in casa con il Bolton, e Wolverhampton, a Sunderland (che ne weekend ha ritrovato il gol di Muntari).
