Premier, Liga, Bundes: tre superguide. Parola di Ancelotti, Beccantini, Marinozzi
Sembra ieri, ma sono già passati due anni. Nel Settembre del 2009, infatti, Renato La Monica ideava "Guida alla Premier League", il vademecum del calcio inglese. Il "navigatore" ideale per orientarsi nel traffico caotico del campionato più seguito al mondo. Una sorta di "Bibbia" per gli appassionati di calcio internazionale. Una miniera di informazioni in grado di appagare anche i palati più esigenti. Dalla storia della First Division inglese (diventata Premier League dalla stagione 1992/93), alle schede dettagliate di 400 calciatori, fino ai profili delle squadre ed i ritratti dei 20 managers. A completare l'opera una selva di curiosità, cifre e statistiche. Coloratissimo e facile da consultare anche per il pratico formato quadrato, "Guida alla Premier League" è diventato nel tempo un punto di riferimento per semplici appassionati e addetti ai lavori.
Quest'anno - grande novità - l'autore ha pensato bene di affiancare all'ormai collaudato prodotto sulla Premier (stavolta la prefazione è di Carlo Ancelotti) anche "Guida alla Liga" e "Guida alla Bundesliga". Stessi ingredienti e stessa filosofia. Poche parole, una miriade di numeri e, soprattutto, tantissima competenza. Renato La Monica, infatti, blogger e scrittore (è al suo decimo libro), segue il calcio estero da circa 40 anni. Professionalità, memoria storica ed un archivio (pare che contenga le schede complete di 10 mila calciatori) che farebbe la fortuna di molte redazioni e magari anche di qualche club di Serie A. Formidabile scopritore di talenti, La Monica collabora da diversi mesi con la nostra testata nell'ambito della rubrica CM Scouting. Le sue dritte sono sempre preziose e puntuali. Del resto, fu proprio lui a segnalare sul web - quando ancora non li conosceva nessuno - gente come Ibrahimovic, Robben, Suarez, Afellay e moltissimi altri calciatori. Renato si racconta ai microfoni di Calciomercato.com.
Chi è il lettore ideale di queste Guide?
"L'addetto ai lavori che vuole avere sempre in valigia, con pochissimo peso, un "database" di 1160 calciatori. E il "vero" appassionato". Ovvero colui che non si accontenta di informazioni spicciole e superficiali, ma che al contrario pretende professionalità e dati precisi. Spero comunque che l'italiano medio - tifoso e non sportivo - prima o poi riesca a sprovincializzarsi calcisticamente. Cosa che contribuirebbe a migliorare l'intero movimento, alle prese con una preoccupante crisi di credibilità. Senza contare lo scadimento tecnico generale".
Guida alla Premier 2010/11" era dedicata ad uno dei tuoi miti, George Best. A chi sono dedicati i libri di quest'anno?
"Guida alla Premier 2011/12" vuole rendere omaggio a due grandi managers del calcio inglese: Brian Clough e Bobby Robson. "Guida alla Bundesliga 2011/12" intende ricordare Robert Enke, portiere dell'Hannover e della Nazionale tedesca, morto suicida due anni fa.. Mentre "Guida alla Liga" è dedicata ad Antonio Puerta e Daniel Jarque, due calciatori spagnoli accomunati da un destino tragico e beffardo".
Cosa non ti piace del calcio di oggi?
"Moltissime cose. Trovo che il prodotto (ormai è più corretto chiamarlo così) sia troppo siliconato. Circolano troppi soldi e pochissime idee. E poi non mi piacciono le rose di 40 giocatori, il calcio spezzatino e le conferenze stampa piene di aria fritta. Più in generale rimpiango il football romantico della mia giovinezza. Un calcio meno isterico e con più valori".