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Liverpool e Chelsea si rallentano a vicenda: Kovacic e Pulisic rispondono a Salah e Mané. Sorride il City
PRIMO TEMPO - A Stamford Bridge il primo tempo è bellissimo e parte forte con un’occasione per parte: Salah e Pulisic vengono fermati da Mendy e Kelleher. Al 9’ è il Liverpool a sbloccarla: Chalobah svirgola un rinvio abbastanza semplice e cade per terra consegnando il pallone nei piedi di Mané e liberandogli la strada verso la porta. Il senegalese supera Mendy e segna a porta semivuota. Al 26’ raddoppiano i Reds con un gran gol di Salah, che in Inghilterra definirebbero stunning (da lasciare a bocca aperta). L’ex della partita riceve in area un lancio di Alexander-Arnold, punta Marcos Alonso, lo sbilancia con una finta, lo supera e batte Mendy, sul suo palo. Poi succede poco o nulla fino al 42’, quando il Chelsea riapre inaspettatamente la partita. Se il gol di Salah era stunning quello di Kovacic è il più classico degli screamer (da urlo): il croato ex Inter, posizionato al limite dell’area del Liverpool su calcio d’angolo, vede arrivare un campanile che sbatte in porta con rara delicatezza: un passo indietro e, praticamente da fermo, collo esterno al volo che finisce sotto l’incrocio. Nel recupero il Chelsea la pareggia con un contropiede di Pulisic imboccato da Kanté. Prima della fine del primo tempo i Blues sfiorano addirittura il vantaggio con Mount. Si va a riposo sul 2-2.
SECONDO TEMPO - Il secondo tempo inizia con un ritmo altrettanto alto e tante occasioni. È sempre il Liverpool a partire meglio e ad impegnare Mendy, costretto ad un miracolo su un pallonetto di Salah e ad una grande risposta su un tiro di Mané. La terza parata del secondo tempo è invece di Kelleher, su una girata a botta sicura, ma centrale, di Pulisic. Poi il Chelsea riesce a prender in mano il pallino del gioco, ma a costo di abbassare i ritmi. Il 90’ arriva senza grosse occasioni. Finisce 2-2, festeggia il City che scappa a +10 sul Chelsea e a +11 sul Liverpool (che però ha una partita in meno).
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