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    Premier: è scontro su sponsor 'interni' e ricavi gonfiati: il Manchester City vuole far causa per difendere gli incassi

    Premier: è scontro su sponsor 'interni' e ricavi gonfiati: il Manchester City vuole far causa per difendere gli incassi

    Nella giornata di oggi i 20 club di Premier League si sono riuniti in assemblea per discutere diverse tematiche, soprattutto economiche, legate al futuro delle società del più importante campionato (economico) al mondo. Si è parlato dell'accordo economico a pioggia con la EFL che tiene in vita il movimento (la Serie A sta studiando una rivoluzione simile minacciando l'addio alla FIGC  - LEGGI QUI), della norma sui prestiti fra squadre con la stessa proprietà e, soprattutto delle norme sulle "sponsorizzazioni interne" ovvero da quei brand direttamente collegati alle proprietà.

    MINACCIA DI CAUSE LEGALI -
    La norma su un controllo un po' più serrato e volto a limitare queste forme di investimento è passata con il voto favorevole di 12 squadre, 6 le contrarie e 2 le astenute. Una maggioranza risicata che sta facendo scatenare la rabbia del Manchester City che ha già ribadito alla Football Association (FA) che è pronto a indire cause legali contro questa decisione che, a suo dire, viola la legge sulla concorrenza leale.

    QUANTI SOLDI? - Va sottolineato, infatti, che I Citizens sarebbero fra i club che più ci rimetterebbero anche grazie alla sponsorizzazione dello stadio (che resta di proprietà della città di Manchester) e della maglia per cuii, in entrambi i casi è Etihad, la compagnia aerea di Abu Dhabi come naming rights partner. Un accordo per un totale di circa 200 milioni di euro all'anno che però fanno direttamente capo alla famiglia Mansour, la famiglia proprietaria del club e che, di conseguenza, dovrà essere rivisto.

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