Premier: Tevez fa paura al Chelsea. United, è tornato Van der Sar il paperone
Negli ultimi mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori su Carlitos Tevez: è polemico, lascia l'Argentina, si ritira dal calcio, ha rischiato la rissa con il suo tecnico Roberto Mancini. Certo, l'Apache è un tipo dal carattere forte, ma alla fine, di un giocatore, si ricordano soprattutto i gol. E i suoi, sette in otto partite, stanno trascinando il Manchester City nei quartieri alti della Premier. La vittoria contro il Blackpool porta i Citizens a -2 dal Chelsea, fermato sullo 0-0 dall'Aston Villa, e dalla sfortuna (due pali colpiti).
Il Chelsea stenta, Arsenal e Tottenham si avvicinano. E' la fotografia del football a Londra, con Gunners (ancora senza Fabregas, con Wenger alla 800esima sulla panchina) e Spurs che vincono in rimonta rispettivamente contro Birmingham, a cui non basta il primo gol in campionato del gigante serbo Zigic, e Fulham, a segno con l'ex Modena Kamara.
E il Manchester United? Il caso Rooney sta lasciando il segno. Avanti di due gol, lo United si fa rimontare dal West Bromwich Albion di Roberto Di Matteo (che aveva già espugnato l'Emirates, casa dell'Arsenal), complice la papera gigantesca di Van der Sar, ormai prossimo alla pensione.
Sta peggio il Liverpool, un malato al quale non si riesce a trovare una cura. La sconfitta nel 241esimo derby del Mersyside contro l'Everton è la quarta in otto partite e vale il penultimo posto in classifica. "E' un probema di testa" ha detto Roy Hodgson. Intanto, la "testa" della società è cambiata, con l'arrivo della NESV, società del magnate re Mida John W. Henry. Nuovi proprietari, nuovi fondi, nuovi acquisti. Nella speranza che non sia troppo tardi.