Serbia-Italia, Prandelli: 'Intensità, non tensione'
Cesare Prandelli non si aspetta nuovi incidenti a Serbia-Italia del 7 ottobre a Belgrado, e spera che le due nazionali regalino al pubblico e a tutti i tifosi una bella serata di calcio, in uno spirito di amicizia. «Spero che non vi saranno tensioni. La Serbia è un paese che ha una grande tradizione sportiva. Le nostre nazionali in questa stagione si sono già affrontate nella pallanuoto, nel basket e nella pallavolo con grande intensità, qualità di gioco e rispetto, mostrando all'Europa di saper competere e confrontarsi ad altissimi livelli», ha detto il ct azzurro in un'intervista al quotidiano Blic.
«Serbia e Italia - ha aggiunto - ora insieme hanno l'occasione di regalare spettacolo anche nel calcio, e credo che sarebbe un grosso errore non approfittarne e non regalare ai propri tifosi una magnifica serata di sport».
«A Belgrado mi aspetto un match di grande intensità e a un buon livello tecnico», ha ancora detto Prandelli, che ha riconosciuto il valore della nazionale serba, presente ai mondiali in Sudafrica con Italia e Slovenia, squadre dello stesso Gruppo C. Per questo Prandelli ritiene che la Serbia meriti anch'essa di andare all'Europeo del prossimo anno in Polonia e Ucraina. Alla domanda se Dejan Stankovic e Milos Krasic saranno a Belgrado gli elementi più pericolosi per gli Azzurri dal momento che giocano in serie A, il ct ha risposto affermando che «Stankovic si è confermato un campione, ha grande esperienza internazioonale e sopratutto conosce alla perfezione il calcio italiano visto che per gran parte della sua carriera ha giocato nella serie A». «Krasic, ha aggiunto, gioca bene nella Juventus e sono sicuro che sarà uno degli elementi di maggior valore della nazionale serba». Definendo Ljajic un «giovane di talento» col quale però proprio perchè molto giovane «bisogna avere pazienza», Prandelli ha indicato due partite in particolare che hanno segnato la svolta per la nazionale italiana, in termini di gioco e consapevolezza dei propri mezzi, sulla strada verso la qualificazione a Euro 2012: l'amichevole con la Germania del novembre 2010 a Dortmund e la vittoria in Slovenia lo scorso marzo. «Da allora è cominciata la nostra ascesa».