'Non mi sono mai fatto condizionare dai giudizi dei giornalisti nelle mie scelte, anche perché arrivano da parte di chi scrive e parla sempre dopo le partite, e quindi sono ininfluenti per il mio lavoro, e sono anche prodotti senza conoscere certe dinamiche di squadra. Una sola volta mi sono stupito di certi giudizi. Dopo l'andata dell'ottavo di finale di Champions League contro il Bayern Monaco, lessi dei giudizi e delle pagelle in negativo sulla mia squadra, che erano totalmente differenti da quelli dell'altro 98% che aveva visto la partita. Ricevemmo elogi e complimenti nonostante l'episodio che condizionò il finale di quella gara, ma ci furono anche giudizi che non capii, ed erano di giornalisti che scrivevano per quotidiani prestigiosi. Mi venne anche voglia di chiedere spiegazioni a chi di dovere, ma poi non lo feci'. Lo ha detto il c.t. della Nazionale Cesare Prandelli, ieri, nel corso del seminario organizzato dall'Ussi al Centro tecnico di Coverciano, intitolato 'Il calcio e chi lo racconta'.