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Prandelli: 'Agnelli? Una battuta. Minacce specchio del Paese'
Sulle minacce ricevute: "Per molte persone, è tutto normale, ma si, cosa vuoi che sia, è una minaccia, una lettera, una figura, un gesto, ma per chi vive di rapporti, diventa difficile, poi, mantenere una certa serenità. Quindi, non so come si possa uscire".
Sul fatto se si sarebbe aspettato una cosa del genere: "Ti aspetti di tutto, perché l’Italia, probabilmente, in questo momento vive delle tensioni che vanno al di là dell’aspetto sportivo. Forse, l’aspetto sportivo ha dato modo a tanti di dire tante cose. Purtroppo, molte persone sono sporche, sono dentro problematiche e vedono il mondo sempre come a loro immagine e somiglianza. Nel nostro mondo sei soggetto a critica ogni due o tre giorni. Fai un Mondiale ed esci in questo modo, è normale che ti aspetti delle critiche feroci da un punto di vista tecnico, ma altro no, perché quando ho letto quell’articolo il primo mio pensiero è stato per i familiari di quelle vittime. Cioè, se paragoniamo queste situazioni, allora dico, dove stiamo andando, non lo so. Sono delle persone che pensano di essere dei geni ma, probabilmente, dovrebbero pensare alla realtà del quotidiano. Che dire? Tanti mi dicono, ma si, fregatene, fai finta di nulla, vai avanti. Comunque, questa è la nostra Italia e, probabilmente, ce la meritiamo".
Su cosa vedrà quando sarà davanti a uno specchio: "Vedro una persona che ha dentro di sé una grande forza, anche perché non ho ammazzato nessuno. Ho cercato in questi quattro anni di proporre qualcosa di positivo, qualcosa di bello. La storia dimostrerà cosa abbiamo fatto in campo e fuori. Forse in questi quattro anni ho ricevuto più di quello che meritavo, ma in questo momento non merito quello che sto subendo".