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Prandelli: 'Totti può risollevare la Roma; Giuseppe Rossi, basta con le polemiche. Ecco cosa non va nel Napoli'
Ho visto e rivisto più volte la partita persa dal Napoli a Bologna e si è verificato esattamente quello che avevamo in qualche modo pronosticato dopo la partita contro l'Inter. La squadra di Sarri ha dimostrato di soffrire molto quegli avversari che esercitano una pressione molto alta sul portatore di palla e nello specifico Donadoni ha preparato la gara in maniera magistrale. Il Napoli è stato troppo poco continuo pur avendo creato le sue occasioni e, quando non sei continuo, perdi quelle certezze e quella padronanza del gioco che hai sempre dimostrato di avere. A proposito di chi ha avanzato dubbi sulla gestione ristretta della rosa da parte di Sarri, non sono poi così d'accordo, visto che in Europa League lo spazio per far riposare qualche titolare e utilizzare i cosiddetti panchinari lo si trova. Con questi giocatori e con questo modulo, Sarri ha trovato dei punti fermi e quindi non mi aspetto cambiamenti nelle prossime settimane, ma dovrà essere bravo ad inviduare sul campo le giuste contromisure per fronteggiare le tattiche che avversari come Inter e Bologna hanno iniziato ad opporre. Ad esempio, provando ad affidarsi meno al fraseggio a ridosso della propria area ed eludendo il pressing scavalcando più spesso il centrocampo.
A Bologna il Napoli ha perso quella compattezza difensiva che invece Inter e Juve, le due squadre del momento, stanno proponendo con maggiore continuità. A patto di risultare meno spettacolari, nerazzurri e bianconeri stanno mostrando una solidità che in un campionato come quello italiano paga sempre. Al momento, mi convince di più l'assetto difensivo di Allegri, non fosse altro perchè parliamo di giocatori che stanno assieme da più tempo e che dunque si conoscono meglio, ma l'Inter ha trovato in Miranda un super difensore, un vero e proprio leader che bene si integra con un calciatore straordinariamente rapido come Murillo.
Veniamo alle noti dolenti e a quelle squadre che hanno faticato in questo ultimo fine settimane. Dopo aver disputato contro la Sampdoria la miglior partita della stagione, il Milan è tornato ad evidenziare quei limiti nel palleggio e nel creare gioco che già si erano visti in altre circostanze. Al di là dell'aggressività del Carpi e della mancanza di qualità del centrocampo rossonero, ho sempre l'impressione che da parte dei giocatori del Milan ci sia un'interpretazione eccessivamente scolastica del sistema di gioco e, tolto Bonaventura, non vedo fantasia e volontà di rischiare la giocata che faccia la differenza.
Molto più delicata è la situazione della Roma, che sta pagando anche le inevitabili aspettative di una piazza che vuole finalmente vincere dopo due secondi posti consecutivi e che, non riuscendo a rispondere a queste attese nonostante una rosa di altissimo livello, sembra aver imboccato un tunnel dal quale si può uscire solo col lavoro e con i risultati. La sfida decisiva di Champions League col Bate Borisov può davvero essere la svolta e rappresentare il trampolino necessario per ripartire di slancio. Darei molta importanza al messaggio di Garcia post Barcellona, quando ha invocato più gli uomini che i calciatori. C'è bisogno che tutti diano qualcosa di più e vada oltre le problematiche tattiche mostrate nelle ultime partite; la linea difensiva è troppo sfilacciata e non beneficia del lavoro di filtro da parte dei centrocampisti. A livello di carisma e personalità, sta mancando come il pane un giocatore come Totti, uno capace di caricarsi di responsabilità e di farsi scivolare addosso le pressioni.
Chiudo parlando di Fiorentina e del complicato momento che sta attraversando Giuseppe Rossi. Non sono perfettamente a conoscenza delle eventuali problematiche emerse tra lui e Sousa o la società, che ha dimostrato di avere fiducia rinnovandogli il contratto nonostante i tanti problemi fisici. Dal punto di vista tecnico, posso soltanto dire che Paulo Sousa sta schierando l'undici migliore a propria disposizione e Rossi, come qualsiasi altro calciatore desideroso di avere più spazio, deve comprendere quelle che sono le dinamiche del gruppo, che non può mai piegarsi alle esigenze del singolo. Rossi deve continuare a lavorare per ritrovare un posto da titolare e comprendere nel frattempo che chi gioca sta meglio e che a lui non resta che attendere pazientemente il suo momento.
A Bologna il Napoli ha perso quella compattezza difensiva che invece Inter e Juve, le due squadre del momento, stanno proponendo con maggiore continuità. A patto di risultare meno spettacolari, nerazzurri e bianconeri stanno mostrando una solidità che in un campionato come quello italiano paga sempre. Al momento, mi convince di più l'assetto difensivo di Allegri, non fosse altro perchè parliamo di giocatori che stanno assieme da più tempo e che dunque si conoscono meglio, ma l'Inter ha trovato in Miranda un super difensore, un vero e proprio leader che bene si integra con un calciatore straordinariamente rapido come Murillo.
Veniamo alle noti dolenti e a quelle squadre che hanno faticato in questo ultimo fine settimane. Dopo aver disputato contro la Sampdoria la miglior partita della stagione, il Milan è tornato ad evidenziare quei limiti nel palleggio e nel creare gioco che già si erano visti in altre circostanze. Al di là dell'aggressività del Carpi e della mancanza di qualità del centrocampo rossonero, ho sempre l'impressione che da parte dei giocatori del Milan ci sia un'interpretazione eccessivamente scolastica del sistema di gioco e, tolto Bonaventura, non vedo fantasia e volontà di rischiare la giocata che faccia la differenza.
Molto più delicata è la situazione della Roma, che sta pagando anche le inevitabili aspettative di una piazza che vuole finalmente vincere dopo due secondi posti consecutivi e che, non riuscendo a rispondere a queste attese nonostante una rosa di altissimo livello, sembra aver imboccato un tunnel dal quale si può uscire solo col lavoro e con i risultati. La sfida decisiva di Champions League col Bate Borisov può davvero essere la svolta e rappresentare il trampolino necessario per ripartire di slancio. Darei molta importanza al messaggio di Garcia post Barcellona, quando ha invocato più gli uomini che i calciatori. C'è bisogno che tutti diano qualcosa di più e vada oltre le problematiche tattiche mostrate nelle ultime partite; la linea difensiva è troppo sfilacciata e non beneficia del lavoro di filtro da parte dei centrocampisti. A livello di carisma e personalità, sta mancando come il pane un giocatore come Totti, uno capace di caricarsi di responsabilità e di farsi scivolare addosso le pressioni.
Chiudo parlando di Fiorentina e del complicato momento che sta attraversando Giuseppe Rossi. Non sono perfettamente a conoscenza delle eventuali problematiche emerse tra lui e Sousa o la società, che ha dimostrato di avere fiducia rinnovandogli il contratto nonostante i tanti problemi fisici. Dal punto di vista tecnico, posso soltanto dire che Paulo Sousa sta schierando l'undici migliore a propria disposizione e Rossi, come qualsiasi altro calciatore desideroso di avere più spazio, deve comprendere quelle che sono le dinamiche del gruppo, che non può mai piegarsi alle esigenze del singolo. Rossi deve continuare a lavorare per ritrovare un posto da titolare e comprendere nel frattempo che chi gioca sta meglio e che a lui non resta che attendere pazientemente il suo momento.