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    Prandelli: 'Delegittimato dal Valencia, non potevo restare. Inter? Ho pagato a mie spese una proprietà distante...'

    Prandelli: 'Delegittimato dal Valencia, non potevo restare. Inter? Ho pagato a mie spese una proprietà distante...'

    Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Cesare Prandelli è tornato a parlare del suo addio al Valencia dopo appena 3 mesi dall'inizio della sua esperienza nel calcio spagnolo: "Non potevo restare al Valencia, mi sono sentito delegittimato nei confronti della squadra e dei tifosi. Le premesse erano diverse, mi avevano promesso rinforzi, con un investimento da 30 milioni, che poi è stato ridotto di molto". La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il mancato arrivo di Zaza: "Chiuso con la Juve ho parlato col padre, chiedendo il permesso di contattare Simone. Lo aspettavo il 28 per il primo allenamento e invece il club blocca tutto, dicendomi che avrei dovuto scegliere tra una punta e un centrocampista. A quel punto, prese 24 ore, mi sono dimesso. Stipendio? Avessi voluto fare il furbo, avrei atteso l'esonero, ma non abbiamo preso un giocatore già preso e me sono andato".

    Sul suo futuro: "Sono determinato, adrenalinico, motivatissimo, ma non ho lasciato il Valencia per andare in un’altra squadra. Addio al calcio? Non ho mai avuto un pensiero così forte come il totale addio al mondo del calcio. L'idea di non allenare all'infinito però c'è. Trapattoni? Dinanzi a lui dovremmo metterci tutti sull'attenti. Si tratta però di un caso unico. Sarebbe un problema se tutti i tecnici fossero come lui...".

    Un elogio al Napoli, prossimo avversario in Champions del Real Madrid: "In Spagna il Napoli fa paura. Nello spogliatoio abbiamo guardato le sue gare in Champions League. I miei giocatori hanno definito gli azzurri la squadra più forte d'Europa. Il Real non ha ancora vinto".

    Infine, un pensiero per la proprietà straniera dell'Inter: "Ha bisogno di ristrutturarsi. In Spagna ho provato a mie spese la situazione di una proprietà non del posto, i chilometri delle comunicazione che a volte s’interrompono... Pioli però è uno degli allenatori più preparati".

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