Prandelli: 'Azzurri come la Schiavone'
Francesca Schiavone è l'esempio da seguire per la Nazionale. Lo dice Cesare Prandelli: la Leonessa del tennis italiano, per la seconda volta di fila in finale al Roland Garros, è il modello da seguire per gli azzurri, per carattere e determinazione.
"Magari avessimo noi per 90 minuti il carattere di Francesca Schiavone - spiega il ct a poche ore dal match con l'Estonia, ai microfoni di Rai Sport -. Ieri l'abbiamo vista tutti quanti, incollati alla tv, prima di una riunione tecnica. Abbiamo visto che lei non si è mai data per vinta e ha lottato su ogni palla, e abbiamo detto che dobbiamo fare come lei".
Poi Prandelli è passato a parlare dei suoi giocatori. "Punto sull'orgoglio di Cassano, i compagni di allenamento lo cercano, e noi con due punte mobili in avanti non vorremmo dare nessun punto di riferimento all'Estonia. Ma non fate paragoni col Barcellona, quella è una realtà costruita nel tempo, con molte ore di lavoro sul campo".
Il ct, in seguito, parla anche di Mario Balotelli ("Ribadisco che con lui la mia pazienza è infinita, ma si deve convincere che di questi tempi l'aspetto fisico è fondamentale") e di Giuesppe Rossi: "Lasciamo stare gli accostamenti con Messi, ma se il Barcellona lo ha fatto seguire, vuol dire che merita di giocare in quella squadra. Lui deve stare tranquillo, non vogliamo dargli più responsabilità di quelle che ha".
Infine un ultimo pensiero allo scandalo del calcioscommesse: "Al peggio non c'è mai fine, dobbiamo aspettare però a dare giudizi, ho visto che Signori si dichiara estraneo. È vero che ho parlato di sottobosco, ma è vero che ci sono anche fra i giocatori persone fragili e come tali maggiormente attaccabili".