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Prandelli alleducatore: 'Calciatori, fate da esempio'
"In questi anni con la Nazionale abbiamo accettato di andare nei posti dove la gente aveva bisogno della nostra presenza. E' partito tutto da una provocazione di Don Ciotti che ci disse: 'Ma secondo voi e' giusto che un bambino perda il proprio sogno di avere una vita dignitosa?'. Abbiamo risposto di no e lì abbiamo capito che la Nazionale deve essere a disposizione di tutti. Abbiamo trovato nei tecnici e nei dirigenti federali delle persone straordinarie che hanno sposato questo nostro progetto, pur con delle difficoltà perché non è facile muovere l'apparato della Nazionale. Siamo consapevoli di aver fatto delle cose importanti per quei bambini che vivono in certi posti e che soffrono tutt'oggi. Abbiamo ricevuto in questi anni attestati di grandissima stima, non solo per i risultati, ma proprio per aver affrontato in questo modo certi tipi di argomenti che sono difficili, a volte anche imbarazzanti. Noi abbiamo il dovere come Nazionale di calcio di togliere la maschera ed essere presenti dove è necessaria la nostra presenza".