Pradè: 'Alla Fiorentina nell'ultimo periodo non ho potuto fare il mio lavoro. Buco di bilancio? No'
Dopo la conferma stampa di presentazione alla Sampdoria Daniele Pradè ha parlato di Firenze e della Fiorentina: "A Firenze ho vissuto quattro anni meravigliosi. Un’esperienza vissuta in maniera intensa e sono riuscito a stabilire un rapporto fantastico con il popolo fiorentino. La finale di Coppa Italia contro il Napoli è di certo un rimpianto, siamo entrati in campo dopo 50 minuti per una situazione diversa e difficile. Cio che era successo fuori dal campo ha condizionato tutto. Se non ci fosse stato tutto quello ci sarebbe stato anche un epilogo diverso.Sono contento di quanto fatto alla Fiorentina, ringrazio la famiglia Della Valle per la possibilità che mi hanno dato, ringrazio anche Mencucci e Macia perché sono stati loro a portarmi alla Fiorentina. Nell’ultimo periodo non mi hanno fatto fare il mio lavoro come avrei dovuto. È andata cosi. Lo scorso si è rotto qualcosa dopo gennaio. Paulo Sousa posso dire che è un grande lavoratore, poi non voglio alimentare polemiche. A Firenze ho lavorato benissimo con Montella, che ha fatto un ottimo lavoro. Diciamo che il tecnico giusto per dare continuità era proprio Sousa. Corvino ha parlato di un buco di bilancio? Questo buco di bilancio non lo conosco, posso dire solo questo. Se andrei a cena più volentieri con Bergonzi, l’arbitro di Siena-Milan, o con Cognigni? Queste sono cose lasciano il tempo che trovano ma che cenerei più volentieri con Bergonzi. Berbatov o Milinkovic Savic, qual’è l’affare saltato che mi ha fatto più male? Mi ha fatto arrabbiare più Berbatov, è stato davvero tutto inaspettato, l’aereo e tutto sono stati davvero una beffa. Il contratto era già firmato. L’affare di Milinkovic-Savic è stata una situazione più particolare, legate da situazioni esterne al calciatore"