Pozzo su Sanchez: 'Il City ha le maggiori possibilità. Inter? Sediamoci e parliamo'
Per sapere il futuro di Alexis Sanchez bisogna avere la sfera di cristallo. Oppure un assegno con tanti zeri. Il talento cileno dell'Udinese è conteso da club di mezz'Europa, m nessuno di questi ha presentato l'offerta giusta. "Non ci sono richieste per Sanchez, intendo parlare di richieste valide - ha detto oggi il patron bianconero Gianpaolo Pozzo - Sanchez è un giocatore molto importante ora vediamo quello che può succedere, ma ho già parlato con Alexis e il suo procuratore, credo che alla fine capiranno che non posso regalare l'attaccante. L'offerta che vale non è pervenuta, questa è la verità".
Pozzo ha poi aggiunto: "È preferibile che Sanchez rimanga con noi se nessuno crede fino in fondo alle sue possibilità, e se non gli si dà il giusto risalto. Se rimane sarei felicissimo. Mi rendo conto che blindare un calciatore è pericoloso, ricordo l'esperienza vissuta con D'Agostino che un anno fa era vicino al Napoli. Lui rinunciò perchè si erano fatte vive la Juve prima e il Real Madrid poi. In realtà queste due società non fecero alcuna offerta, D'Agostino rimase all'Udinese anche se, come rendimento, lo perdemmo. Ripeto ancora, io non regalo alcuno dei miei atleti, ecco perché ribadisco che Sanchez sembra destinato a continuare l'avventura con l'Udinese".
Il presidente bianconero, in serata, ha aperto all'Inter: "Su Sanchez, ci sono Inter, Juve, Barça e Manchester City: sono tutte interessate ma offerte concrete, per il reale valore del giocatore (50 milioni, ha fatto capire), non sono arrivate. Penso che possa rimanere ad Udine al 50%. Se dovesse andar via la percentuale più alta la darei al City. L'Inter? C'è stato solo un pour parler, poi non ci siamo più visti per parlare in forma definitiva. Le cose però si fanno all'ultimo momento: al presidente Moratti dico di sederci ad un tavolo, anche se i nerazzurri non hanno contropartite tecniche che ci interessano".