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    Portogallo, sotto indagine il trasferimento di Joao Felix dal Benfica all'Atletico Madrid

    Portogallo, sotto indagine il trasferimento di Joao Felix dal Benfica all'Atletico Madrid

    • Pippo Russo
    Le perplessità sui dettagli di quel trasferimento venivano espresse già nei giorno in cui veniva celebrato. E adesso quelle perplessità diventano ipotesi investigative. Il passaggio della mezzapunta portoghese Joao Felix dal Benfica all'Atletico Madrid, avvenuto nell'estate del 2019, entra nel mirino della magistratura portoghese, come riferito dal quotidiano Correio da Manhã
    L'ufficio del pubblico ministero vuol vederci chiaro su almeno tre aspetti di quella transazione: 1) il motivo per cui da una somma pattuita di 120 milioni di euro si passò a 126 milioni di euro; 2) la mega-commissione dal 12 milioni di euro, divisa tra Jorge Mendes (entrato nella trattativa come intermediario fra i due club) e Manuel Moreira de Sá, agente del calciatore; 3) l'eventualità che lo stesso Joao Felix abbia evaso il fisco. 

    Uno schema peculiare di finanziamento - I lettori di Calciomercato.com ricorderanno che la nostra testata proiettò immediatamente l'attenzione su una transazione di calciomercato assolutamente anomala. Un giovane calciatore di 19 anni, dopo aver disputato un solo campionato da titolare, veniva ceduto per ben 120 milioni di euro, il valore della clausola rescissoria. Una cifra che in quel momento pareva ampiamente esagerata e che il giocatore, durante le tre stagioni successive, non è riuscito a giustificare.
    Ma ancor più destava perplessità lo schema di finanziamento adottato per pagare il Benfica. Dei 120 milioni di euro da versare per il trasferimento, l'Atlético ne corrispondeva soltanto 30 milioni. I restanti 90 milioni di euro venivano pagati al club lusitano da XXIII Capital, una società finanziaria con sede legale a Londra che era entrata nelle carte di Football Leaks e prospettava di trasformare i crediti da calciomercato in prodotti finanziari da piazzare in borsa a New York

    A partire dalle carte di Football Leaks si era speculato sulla possibilità di forme surrettizie di TPO. E nei mesi successivi si era parlato con insistenza del fatto che dietro XXIII Capital si muovesse il finanziere internazionale George Soros
    Quell'estate del 2019 ha fatto segnare, da parte di XXIII Capital un protagonismo particolare e sempre con l'Atletico Madrid (la società più radicata nel territorio dell'economia parallela del calcio globale) al centro delle manovre. Perché proprio il club colchonero è stato al centro dei due trasferimenti più clamorosi di quell'estate, uno in entrata e uno in uscita: oltre a quello di Joao Felix, la cessione di Antoine Griezmann al Barcellona, finanziata con analogo schema. Un protagonismo evidente abbastanza da richiamare l'attenzione sia da parte nostra che del Guardian, con articoli scritti in collaborazione dai quali emergeva la vasta attività di raccolta fondi effettuata da XXIII Capital nella piazza borsistica delle isole Cayman. E magari sarà stato un caso, ma pochi mesi dopo XXIII Capital ha annunciato il ridimensionamento delle sue attività

    I sospetti degli inquirenti - A tre anni di distanza il trasferimento di Joao Felix entra nel mirino degli inquirenti portoghesi che hanno istruito l'inchiesta “Cartão vermelho” (“Cartellino rosso”) per indagare sull'uso spregiudicato che l'ex presidente Luís Filipe Vieira avrebbe fatto del Benfica e delle sue finanze. Secondo quanto riportato dal Correio da Manhã, i magistrati indagano innanzitutto sui 6 milioni di euro supplementari che hanno fatto lievitare da 120 a 126 milioni di euro la cifra del trasferimento. Quel denaro in più, ufficialmente, sarebbe motivato dai “servizi di finanziamento dell'operazione”. Ma gli inquirenti sospettano che quei soldi siano serviti a altro e vogliono capire a cosa. Ci sono poi i 12 milioni di commissioni per intermediazioni, di cui il 75% è stato percepito da Mendes e il restante 25% a Manuel Moreira de Sá. Cifre molto impegnative. Ma soprattutto, riferisce il quotidiano portoghese, emerge che al Benfica va ricondotto l'80% del fatturato dell'agenzia di Mendes, Gestifute, tra gennaio e giugno del 2019.  Infine c'è la questione delle preoccupazioni di Joao Felix, che teme di dover pagare le tasse sulla clausola rescissoria il cui ammontare formalmente transita attraverso lui. Una delle conversazioni intercettate, fra Vieira e e l'avvocato del calciatore, è dedicata a questo tema. Anche su questo aspetto la magistratura vuol vederci chiaro. 

    @pippoevai
     

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