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Portogallo, le pagelle di CM: Renato Sanches e Quaresma cambiano la partita, che bravo Guerreiro
CROAZIA-PORTOGALLO 0-1 dts
Rui Patricio 6: non deve effettuare parate degne di questo nome, si fa valere nell'ordinaria amministrazione. Gravie l'incertezza nel secondo tempo supplementare che stava per consegnare il gol a Vida.
Cedric 5,5: intimorito dalla presenza di Strinic e Perisic nella sua zona, non spinge praticamente mai e in difesa non dà mai la sensazione di grande sicurezza.
Pepe 6,5: per una notte lascia da parte le cattiverie gratuite e i momenti di pausa che ne hanno caratterizzato la prima parte di Europeo. Attento su Mandzukic, difficilmente superabile sulle palle alte.
Fonte 6: lo stile è quello che è, il compito di sostituire un leader come Carvalho non è dei più semplici, lui se la cava badando alla sostanza.
Guerreiro 6,5: il duello con Srna è una delle cose più belle di una partita tattica e noiosa. Tiene botta al cospetto del capitano della Croazia e, quando può, non rinuncia a spingere mostrando un gran piede. Il Borussia Dortmund ha fatto un grande acquisto.
Joao Mario 5: partita oscura sulla fascia sinistra, si preoccupa principalmente di annebbiare le idee dei centrocampisti avversari, ma in fase offensiva non si fa notare mai.
(dall' 87' Quaresma 7: l'uomo della partita, c'è altro da dire? Entra dando subito l'idea di voler spaccare il mondo, con i suoi dribbling e con la sua vivacità, portando più ritmo di Joao Mario. Il suo momento è il 117°, quando deve solo spingere oltre la linea il tiro di Ronaldo deviato da Subasic. Essenziale.
Adrien Silva 6: la sua partita può considerarsi preziosa se il compito era quello di limitare il raggio d'azione di Modric, meno se avrebbe avuto il compito di non far rimpiangere Moutinho e ispirare l'azione dei suoi. Bella però la palla che genera il contatto sospetto nell'area croata tra Nani e Strinic.
(dal 108' Danilo Pereira sv)
William Carvalho 6,5: centrocampista completo, di quantità e di qualità, davanti alla difesa. Semplice, essenziale nelle sue giocate, si fa notare sia tamponando le avanzate dei fantasisti della Croazia, Rakitic in testa, ma anche in fase di impostazione, alternando tocchi corti a lanci in profondità estremamente precisi.
André Gomes 5: la posizione di finto esterno in cui lo confina il suo allenatore non lo aiuta, ma il passo è troppo lento e compassato e dai suoi piedi, conoscendone le qualità, non nasce colpevolmente nulla. Sostituito dopo 5 minuti dall'inizio del secondo tempo.
(dal 50' Renato Sanches 7: gamba, tecnica nello stretto e soprattutto personalità da vendere, considerando che è un classe 1997. Si presenta subito con una combinazione con un compagno conclusa da un destro a lato e con un paio di progressione palle al piede. Niente male il ragazzino
Nani 5,5: il suo movimento, spesso frenetico, dà la sensazione di poter mettere le difese avversarie in crisi da un momento all'altro. Ma, a conti fatti, non calcia mai in porta, non si rende protagonista di iniziative significative e, nell'unica circostanza in cui si fa notare, l'arbitro gli nega un rigore sacrosanto dopo il calcione di Strinic.
Ronaldo 5: qualcuno l'ha visto? La Croazia non è l'Ungheria e si vede. Tutt'altro che aiutato dai compagni, non riceve mai un rifornimento pulito, ma anche allontanandosi dall'area di rigore fatica a trovare la giusta ispirazione o la giocata al servizio della squadra. Riappare nell'azione del gol, quando il suo tiro addosso a Subasic viene corretto da Quaresma.
All. Fernando Santos 6,5: il Portogallo del palleggio abbandona per una volta il vestito di gala e gioca una partita "sull'avversario", per non favorire le pericolose trame della Croazia. Bravo a spegnere le fonti di gioco avversarie, a differenza del collega Cacic, indovina tutti i cambi, regalando freschezza e intraprendenza con gli ingressi di Renato Sanches e Quaresma.
Rui Patricio 6: non deve effettuare parate degne di questo nome, si fa valere nell'ordinaria amministrazione. Gravie l'incertezza nel secondo tempo supplementare che stava per consegnare il gol a Vida.
Cedric 5,5: intimorito dalla presenza di Strinic e Perisic nella sua zona, non spinge praticamente mai e in difesa non dà mai la sensazione di grande sicurezza.
Pepe 6,5: per una notte lascia da parte le cattiverie gratuite e i momenti di pausa che ne hanno caratterizzato la prima parte di Europeo. Attento su Mandzukic, difficilmente superabile sulle palle alte.
Fonte 6: lo stile è quello che è, il compito di sostituire un leader come Carvalho non è dei più semplici, lui se la cava badando alla sostanza.
Guerreiro 6,5: il duello con Srna è una delle cose più belle di una partita tattica e noiosa. Tiene botta al cospetto del capitano della Croazia e, quando può, non rinuncia a spingere mostrando un gran piede. Il Borussia Dortmund ha fatto un grande acquisto.
Joao Mario 5: partita oscura sulla fascia sinistra, si preoccupa principalmente di annebbiare le idee dei centrocampisti avversari, ma in fase offensiva non si fa notare mai.
(dall' 87' Quaresma 7: l'uomo della partita, c'è altro da dire? Entra dando subito l'idea di voler spaccare il mondo, con i suoi dribbling e con la sua vivacità, portando più ritmo di Joao Mario. Il suo momento è il 117°, quando deve solo spingere oltre la linea il tiro di Ronaldo deviato da Subasic. Essenziale.
Adrien Silva 6: la sua partita può considerarsi preziosa se il compito era quello di limitare il raggio d'azione di Modric, meno se avrebbe avuto il compito di non far rimpiangere Moutinho e ispirare l'azione dei suoi. Bella però la palla che genera il contatto sospetto nell'area croata tra Nani e Strinic.
(dal 108' Danilo Pereira sv)
William Carvalho 6,5: centrocampista completo, di quantità e di qualità, davanti alla difesa. Semplice, essenziale nelle sue giocate, si fa notare sia tamponando le avanzate dei fantasisti della Croazia, Rakitic in testa, ma anche in fase di impostazione, alternando tocchi corti a lanci in profondità estremamente precisi.
André Gomes 5: la posizione di finto esterno in cui lo confina il suo allenatore non lo aiuta, ma il passo è troppo lento e compassato e dai suoi piedi, conoscendone le qualità, non nasce colpevolmente nulla. Sostituito dopo 5 minuti dall'inizio del secondo tempo.
(dal 50' Renato Sanches 7: gamba, tecnica nello stretto e soprattutto personalità da vendere, considerando che è un classe 1997. Si presenta subito con una combinazione con un compagno conclusa da un destro a lato e con un paio di progressione palle al piede. Niente male il ragazzino
Nani 5,5: il suo movimento, spesso frenetico, dà la sensazione di poter mettere le difese avversarie in crisi da un momento all'altro. Ma, a conti fatti, non calcia mai in porta, non si rende protagonista di iniziative significative e, nell'unica circostanza in cui si fa notare, l'arbitro gli nega un rigore sacrosanto dopo il calcione di Strinic.
Ronaldo 5: qualcuno l'ha visto? La Croazia non è l'Ungheria e si vede. Tutt'altro che aiutato dai compagni, non riceve mai un rifornimento pulito, ma anche allontanandosi dall'area di rigore fatica a trovare la giusta ispirazione o la giocata al servizio della squadra. Riappare nell'azione del gol, quando il suo tiro addosso a Subasic viene corretto da Quaresma.
All. Fernando Santos 6,5: il Portogallo del palleggio abbandona per una volta il vestito di gala e gioca una partita "sull'avversario", per non favorire le pericolose trame della Croazia. Bravo a spegnere le fonti di gioco avversarie, a differenza del collega Cacic, indovina tutti i cambi, regalando freschezza e intraprendenza con gli ingressi di Renato Sanches e Quaresma.