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Gol, record e rigori, Portogallo e Francia fanno 2-2 e volano entrambe agli ottavi
IL PRIMO DI RONALDO - Dopo un inizio gara estremamente bloccato è la Francia a sprecare la prima vera palla gol con Mbappé, servito solo davanti a Rui Patricio che, invece di puntarlo, prova il tiro a giro agevolando l'intervento del portiere. Al 30esimo la gara svolta quando, su punizione procurata da Renato Sanches, Moutinho pennella un cross al bacio per Danilo Pereira che, in area di rigore viene steso da un'uscita scellerata di Lloris che lo centra in pieno volto di pugno. Il rigore è netto e dal dischetto Ronaldo la sblocca segnando il suo primo gol di sempre alla Francia.
PARI, RIGORE DUBBIO - Il Portogallo guadagna fiducia Moutinho prova un destro dal limite che finisce a lato di poco, Semedo e Renato Sanchez mettono in difficoltà Lucas Hernandez che si prende un giallo sacrosanto come quello di un nervosissimo Griezmann costretto a fare la mezzala più che il sottopunta. Nel momento di maggior difficoltà ci pensa però l'arbitro Lahoz a dare respiro ai francesi perché al 45' su lancio di Pogba, Mbabbé sbatte su Semedo e cade in area convincendolo a fischiare un penalty quantomeno dubbio che il var non può togliere. Dal dischetto va Benzema che segna, ritrova il gol in Nazionale dopo 5 anni e sigla il pari all'intervallo.
BENZEMAAAAA – All'intervallo Deschamps corre ai ripari in fascia e togli Hernandez per Digne, mentre Fernando Santos è costretto a perdere Danilo mandando in campo Palinha. I cambi non influiscono però sul 2-1 francese dato che Pogba questa volta verticalizza alla perfezione per Benzema bravissimo a bruciare Ruben Dias e trovare un diagonale imparabile che si stampa sul palo e poi termina in gol. Per l'asso del Real Madrid la doppietta gli vale il record che era di Zidane di giocatore francese più vecchio a segnare una doppietta (o più) in una gara di Europei e Mondiali.
CR109 - Ronaldo non ci sta e questa volta prova con la specialità della casa, il colpo di testa su decollo aereo a trovare il 2-2 senza fortuna, ma è il cambio forzato del neo entrato Digne a cambiare gli equilibri della gara. Al posto del terzino Deschamps manda in campo Rabiot costretto al ruolo inedito di terzino sinistro. Il Portogallo si scuote e alla prima occasione affonda: Ronaldo si allarga e prova il cross trovando il braccio largo di Koundé. Lahoz concede il terzo rigore e Ronaldo è ancora una volta glaciale per il 2-2 che vale doppio anche per lui, sia per la doppietta che vale l'aggancio ad Ali Daei come recordman di gol segnati per una nazionale andando a quota 109, sia per il Portogallo che in quel momento sarebbe stato escluso dagli ottavi.
IL LAMPO DI POGBA – Il Portogallo torna in partita, ma è Rui Patricio a tenerlo a galla quando Pogba si smarca con un numero al limite e lascia partire un destro a giro su cui il portiere si salva grazie all'aiuto del palo e ripetendosi subito dopo anche sul diagonale di Griezmann. Fernando Santos capisce che anche il pari qualificherebbe i lusitani e allora corre ai ripari togliendo uno spento Bernardo Silva per il grande escluso Bruno Fernades, poi Joao Moutinho (esausto) per Ruben Neves e infine Semedo (infortunato) per il milanista Dalot.
A BRACCETTO AGLI OTTAVI – Gli ultimi cambi non producono grosse emozioni se non un rigore chiesto e non concesso anche dal var per fallo di Bruno Fernandes su Coman. Il pareggio, con il 2-2 della Germania sull'Ungheria porta infatti sia i portoghesi che i francesi agli ottavi di finale e nella stessa parte del tabellone. Per Deschamps ci sarà la Svizzera, terza classificata del girone dell'Italia, mentre Fernando Santos incontrerà il Belgio in un ottavo che potrebbe portare proprio la rivale degli Azzurri se batteranno l'Austria.
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