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    Portogallo-Francia 1-0, l'analisi tattica: tuttofare Joao Mario

    Portogallo-Francia 1-0, l'analisi tattica: tuttofare Joao Mario

    Il Portogallo è veramente camaleontico, poiché cambia diversi moduli nell'arco della gara, e i giocatori offensivi riescono a coprire diversi ruoli, a seconda del modulo in atto. Un esempio per tutti è Joao Mario, che gioca da esterno destro, da esterno sinistro, da interno di centrocampo e da seconda punta. Comunque, cercando di riepilogare, i nuovi campioni d'Europa partono con un 4-4-2 col centrocampo a rombo, in cui Cedric, Fonte, Pepe e Guerriero formano la linea difensiva, Carvalho gioca da vertice basso, Sanches e Joao Mario da interni, Silva da trequartista. Nani e Ronaldo sono gli attaccanti. In fase offensiva Carvalho si alza in linea con Sanches, Joao Mario si allinea a Silva e Nani dietro a CR7 creando un 4-2-3-1. Il tutto cambia dopo l'uscita di Ronaldo al 25'. Con Quaresma in campo, Santos disegna un 4-1-4-1, in cui dietro a Nani, giocano appunto Quaresma, Sanches, Silva e Joao Mario. Lo schema in fase offensiva diventa un 3-3-1-3, con Cedric che si alza accanto a Carvalho e Sanches, Silva che gioca dietro a Quaresma, Nani e Joao Mario. Un ulteriore cambio di modulo arriva al 75', con l'ingresso di Eder. Con il centravanti puro, Nani va a sinistra, Joao Mario va a centrocampo accanto a Moutinho (subentrato a Silva) e Quaresma rimane sulla destra. 

    Comunque il Portogallo è veramente ipnotico, come sempre riesce ad addormentare la gara e a colpire l'avversario quando questo è sfinito. Non per caso ha vinto sempre in questo modo, la tattica attendista di Santos e studiata a tavolino e messa in pratica con cinismo e sangue freddo. Certo, è necessaria una solidità difensiva notevole, data da un Pepe galattico, e da un sorprendente Fonte, a mio parere il migliore della linea difensiva. Ottimi sia Guerriero che Cedric, il primo soprattutto in fase difensiva, il secondo anche in fase offensiva. Inoltre, se contro la Germania i padroni di casa hanno vinto grazie alla prestanza fisica, oggi hanno trovato un avversario che ha tenuto testa anche sotto questo aspetto. Come dicevo i due centrali difensivi sono solidi e rocciosi, Carvalho e una diga davanti alla difesa, Joao Mario fa a sportellate con Pogba e anche Nani e Quaresma reggono il confronto con giocatori come Matuidi e Umtiti. 

    La Francia scende in campo con il modulo ormai collaudato, ossia con il 4-2-3-1. Sagna, Koscielny, Umtiti ed Evra giocano il difesa. Pogba e Matuidi sono gli interdittori, Sissoko, Griezmann e Payet giocano dietro  Giroud. In fase difensiva si abbassano gli esterni alti e lo schema diventa un 4-4-2. Il secondo tempo Sissoko si sposta costantemente in mezzo al campo in fase offensiva, lasciando la fascia a Sagna. Si può dire qundi che nella ripresa lo schema offensivo dei transalpini è un 3-2-4-1, in cui appunto Sagna, Sissoko, Griezmann e Payet sono in linea dietro a Giroud. Forse il limite di Deschamps e quello di mancare in imprevedibilità. Gli schemi sono sempre gli stessi: sponda di Giroud, inserimenti dei trequartisti. Inoltre Pogba è limitato in interdizione, senza libertà di offendere e di attaccare la profondità. Buona la prova di Coman, entrato al 57' per Payet. Comunque sembra che la Francia si sia specchiata troppo in se stessa e abbia sottovalutato l'avversario. Le occasioni sono poche, almeno fino all'ingresso di Coman. Da segnalare le incursioni dell'ottimo Sissoko, che si fa pericoloso al 21' ed al 32', e il colpo di testa di Griezmann al 9' su cross di Payet. Il Portogallo gigioneggia, senza mai essere veramente pericoloso. 

    Il secondo tempo è piu vivace e ci sono tre occasioni da gol per la Francia: al 65' Coman serve Griezmann, che alza di poco sulla traversa. Al 75' ancora Coman per Giroud, tiro parato dall'ottimo Rui Patricio. Al 91' Gignac dribbla Pepe e supera Rui Patricio, ma il palo salva i lusitani. 

    Nei supplementari sale in cattedra Eder, che inzia a far salire i suoi conquistando molte punizioni e creando molto gioco. Arriva al tiro al 103'. Al 107' invece è Guerreiro a colpire la traversa su punizione. Un minuto dopo il centravanti portoghese raccoglie il passaggio di Quaresma, si accentra e tira dai 25 metri. Gran gol e apoteosi Portogallo, che conquista il suo primo titolo internazionale per la gioia del suo capitano, che non meritava di uscire così presto dalla gara. 

    "IL MIO LIBRO" di Fryderyk Ognissanti
     

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