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Porto-Roma, top e flop: Mancini testa e cuore. Rui Patricio para tutto. Mkhitaryan nervoso
TOP
RUI PATRICIO: Due parate straordinarie e un senso di sicurezza che va a salire dopo un inizio incerto. Il portoghese mura i connazionali e conferma che la Roma ha fatto un passo in avanti in porta rispetto al disastroso Pau Lopez. Evita lo svantaggio nel primo tempo, trasmette serenità nella ripresa
MANCINI: Ha voglia di riprendersi la maglia azzurra. Intanto si fa valere con quella giallorossa sia in fase difensiva sia quando c’è da arrivare puntuale con la testa in area avversaria. Senza macchia in coppia con Smalling. E’ uno di quelli che godrà maggiormente della cura Mourinho, ne siamo sicuri
PELLEGRINI :Fascia al braccio e la voglia di essere sempre al centro del gioco andando ad aiutare pure i compagni in difficoltà. Lorenzo non sta passando inosservato agli occhi di Mourinho e sembra aver acquisito pure quel pizzico di cattiveria che mancava
FLOP
DARBOE: Il problema vero è a centrocampo e anche per questo Mourinho ha una gran fretta di abbracciare Cristante, Veretout e Xhaka. Sia lui che Diawara e Villar non garantiscono la copertura necessaria alla difesa e delegano a Pellegrini la gestione del possesso palla. Urgono rinforzi e per il ragazzo serve ancora esperienza per meritarsi un posto in prima fila
MKHITARYAN: Brutta, bruttissima la litigata con Pepe che scatena la rissa. Il portoghese è uno che che te le leva dalle mani ma l’armeno doveva mantenere i nervi saldi. Del reparto offensivo è stato il meno brillante in tutte le uscite precampionato della Roma. Poco incisivo sotto porta e lontano parente del Miki da sballo visto per gran parte della scorsa stagione se si esclude un bel pallone per Dzeko nella ripresa.