Porto-Juve, le pagelle di CM: Alves è mister Champions, Telles un disastro
Porto-Juventus 0-2
PORTO
CASILLAS 6.5: nessun miracolo, ma se il Porto rimane a galla nel primo tempo è anche e soprattutto merito suo.
MAXI PEREIRA 6: ha il difficile compito di frenare Alex Sandro senza perdere di vista Mandzukic, reagisce sempre bene agli stimoli e infiamma il Do Dragao quando viene ammonito a fine primo tempo.
FELIPE 6: determinante un suo intervento su Higuain in avvio, regge l'urto del Pipita con personalità.
MARCANO 5.5: comanda la difesa con autorevolezza, i gol però arrivano nella sua zona di competenza.
ALEX TELLES 4: se l'avventura in Nazionale doveva passare da questo test, Ventura potrà guardare altrove.
DANILO 6: segue Dybala ovunque, prezioso schermo davanti alla difesa che corre tanto ma rincorre troppo.
HERRERA 6: ripescato da Espirito Santo nella partita dell'anno, da capitano aiuta il Porto tutto a non perdere la testa.
RUBEN NEVES 6: un progetto di grande giocatore, ancora un po' acerbo ma ha passo e tempi di gioco importanti, pur apparendo penalizzato da una partita di sola attesa (61' CORONA 5.5: entra quando il Porto crolla).
BRAHIMI 6: una punizione in avvio che poteva sfruttare meglio, è l'unico ad avere davvero il cambio di passo in grado di spezzare il ritmo imposto dalla Juve (73' DIOGO JOTA ng: il tempo di fare due passi in campo che arriva lo 0-2).
ANDRE SILVA 5.5: sacrificato sull'altare dell'equilibrio dopo il rosso a Telles, nella prima mezz'ora è finito per andare a sbattere contro il solito roccioso Barzagli (30' LAYUN 5.5: entra a freddo, fa meglio di Telles ma ci voleva poco)
TIQUINHO 6: è lui il punto di riferimento in attacco del Porto di oggi, appena arrivato dal Vitoria Guimaraes ha già convinto Espirito Santo a puntare su di lui ancor più che su Andre Silva dopo il rosso a Telles. Moto perpetuo, lotta e combatte da solo contro l'intera difesa bianconera.
All. ESPIRITO SANTO 5.5: non ha paura di badare al sodo, il Do Dragao è un fattore ma il suo Porto si spegne molto in fretta. In dieci non molla, reggendo fino all'uno-due che di fatto regala i quarti alla Juve.
JUVENTUS
BUFFON 6: anche a Oporto, in gita nonostante i primi minuti potessero far pensare ad una serata di straordinari.
LICHTSTEINER 6.5: fuori progetto e fuori lista nella prima parte di stagione, arriva al momento in cui tutto vale di più nuovamente titolare della fascia destra. Ed è lui a costringere al rosso Telles (72' DANI ALVES 7: la Champions è roba sua, entra e segna il gol che forse chiude già la pratica qualificazione).
BARZAGLI 7: alla fine ce l'ha fatta, alla fine è lui ancora una volta a tenere insieme i pezzi in difesa.
CHIELLINI 6.5: qualche minuto per prendere le misure, poi torna a farsi sentire da par suo.
ALEX SANDRO 7: nello stadio che è stato casa sua per diversi anni, è lui a infilare l'affondo sulla sinistra che sveglia dal torpore iniziale la Juve. Ed è sempre lui a effettuare il cross che pesca Dani Alves in occasione dello 0-2, il gol che potrebbe già valere i quarti.
KHEDIRA 6.5: la Champions è il suo habitat naturale, la mediana a due continua ad esaltarne ritmo e sapienza tattica. Davanti a Pjanic più che al suo fianco è il vero collante tra i reparti.
PJANIC 7: l'assenza di Bonucci lo responsabilizza ulteriormente in fase di impostazione del gioco, costringendolo ad abbassarsi più del solito. Centellinato nelle ultime due settimane, arriva pronto e reattivo all'appuntamento con il Porto.
CUADRADO 6: Alex Telles è l'anello debole della difesa del Porto, superato un po' di impaccio iniziale lo punta e da il la ai due minuti da incubo del terzino italo-brasiliano. Non incide e non spinge però quanto potrebbe e dovrebbe (67' PJACA 7: entra e la risolve. Prova un paio di affondi dei suoi, a testa bassa e senza sostegno. Ma appena gli capita la palla buona la trasforma in un gol che vale oro, per la squadra e per sé)
DYBALA 6.5: svaria su tutto il fronte d'attacco, affiancando Pjanic nel ruolo di playmaker della formazione bianconera. Continua l'abbonamento ai pali, il tiro da fermo nel primo tempo poteva valere una bella fetta di qualificazione. Poi in netto fuorigioco sottrae un pallone sanguinoso a Mandzukic che invece sembrava partito in posizione corretta (86' MARCHISIO ng).
MANDZUKIC 6: molto sulle sue, forse troppo, continuando a svolgere il fondamentale lavoro di infaticabile maxi-soldatino soprattutto senza palla.
HIGUAIN 6: una palla buona in avvio, ma perde il tempo sotto la pressione di Felipe. Cerca il gol, non lo trova, finendo per non essere ma il catalizzatore del gioco bianconero ammirato nell'ultimo periodo.
All. ALLEGRI 7: il caso Bonucci potrebbe essere destinato ad avere eco anche oltre la trasferta di Porto, per una decisione presa anche con la consapevolezza di poter ugualmente contare sul resto della BBC in un reparto che di sicuro non pecca di alternative. Anche baciato dalla fortuna in occasione dei cambi, a premiare una fase in cui di fatto non sta sbagliando nulla.