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    Portieri ai raggi x, Benassi-Lavezzi 'Movimento troppo anticipato'

    Portieri ai raggi x, Benassi-Lavezzi 'Movimento troppo anticipato'


    Nella goleada del Napoli al Lecce il portiere dei pugliesi, Massimiliano Benassi, ha alternato grandi parate a piccole gaffes.

    Analizziamo la sua prestazione e il suo profilo con Claudio Rapacioli, presidente di Apport: “Massimiliano Benassi è l’esempio di come in Italia vi siano ottimi portieri nelle serie inferiori capaci di dare garanzie anche in serie A. Se gli scout cercassero nei campionati inferiori con una diversa attenzione e modalità di valutazione prospettica potrebbero trovare N.1 che, se ben allenati e affinati, non avrebbero nulla da invidiare agli stranieri. Partito come riserva di Julio Sergio, Massimiliano approfittando di qualche malanno e qualche prestazione non del tutto convincente del portiere brasiliano, si è guadagnato i galloni da titolare. Le prestazioni fornite sono sicuramente all’altezza della categoria e in più di una gara ha compiuto interventi molto difficili e talvolta spettacolari. Benassi non è dotato di una struttura importante, misura “solo” 180 centimetri, ma ha grandi doti fisiche che gli permettono di sopperire a questa carenza. Questo, forse, è uno dei motivi per cui ha esordito in A alla soglia dei trent’anni”





    Come si è comportato contro il Napoli?
    “Come già ho avuto occasioni di evidenziare in articoli precedenti, spesso si giudica il portiere o la responsabilità di questo su una rete subìta analizzando solamente la conclusone finale verso la porta. Ritengo invece che l’analisi debba essere più globale e coinvolgere anche quanto fatto dai compagni di reparto. Sicuramente la gara che Benassi ha disputato sabato non è stata una delle migliori, ma lo strapotere degli azzurri di Mazzari è stato evidentissimo e probabilmente neanche Superman avrebbe evitato la disfatta. Sul primo gol subìto dal Lecce, sabato sera, Lavezzi sulla fascia destra di difesa dai salentini, salta due volte gli stessi uomini e
    appena dentro l’area si allarga leggermente e lascia partire un destro secco verso il primo palo. Al momento della partenza del tiro Benassi è ben piazzato e copre la porta che ha “una luce” molto ristretta, soprattutto in considerazione della posizione di un compagno che chiude la linea di tiro verso il secondo palo. Il difensore leccese, al momento del tiro, restringe ulteriormente la “luce di porta” facendo un passo avanti e alzando il ginocchio e forse impallando Benassi. Infatti il numero 1 salentino effettua uno strano movimento di parata in anticipo, andando in tuffo eccessivamente sulla sua sinistra e trovandosi la palla che gli passa proprio dove era posizionato inizialmente. Sicuramente Benassi non è esente da responsabilità, ma nella valutazione della rete va considerato anche il comportamento dei due compagni di reparto che si sono fatti saltare sulla fascia due volte in modo abbastanza semplice”
          


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