Portavoce Lega calcio belga: 'Bruges campione per distacco, non stabiliti altri piazzamenti. Diritti tv e Uefa...'
"Sospensione del campionato? Una decisione di responsabilità da parte dei vertici del calcio. Come in Italia, il pallone è importante ma non è la cosa che conta di più, in relazione a quanto sta avvenendo. C'è stata una riunione tra i dirigenti federali e di Lega al termine della quale è stato deciso di sospendere definitivamente e dichiarare concluso il campionato, assegnando il titolo al Brugge che era primo per distacco.
Gli altri piazzamenti? Per ora non è stato deciso. E' stata istituita una commissione che dovrà ragionare in questi termini e prendere le decisioni sportivamente più corrette per quello che riguarda le qualificazioni europee, retrocessioni e promozioni. Il Brugge aveva un distacco importante, ma non sarà facile assegnare il resto dei piazzamenti, verranno prese decisioni nei prossimi giorni.
Pro League esempio per gli altri? Ogni Lega dovrà prendere la decisione che ritiene più consona. Il format del campionato belga è diverso, con stagione regolare e poi playoff. Alla fine della stagione regolare mancava un solo turno, poi 10 di play-off. Quello che ci ha spinti a prendere la decisione è stato il fatto che non ci si poteva allenare e andare allo stadio, e non si sa fino a quando non si potrà fare l'una e l'altra cosa. Di conseguenza si è deciso di fermare tutto.
Diritti tv? Sono state già pagate tutte le rate, questo ha agevolato la decisione. Ai club vanno i 3/4 dell'ammontare totale, quindi danni limitati per i club anche se ovviamente chi era ancora in lotta per un piazzamento europeo è stato meno felice di altri. In caso di azioni legale da parte dei broadcaster, ci difenderemo facendo riferimento alla vicenda come a una causa di forza maggiore.
Reazioni dell'UEFA? Sappiamo che hanno detto che bisogna completare i campionati, ma poi le situazioni vanno valutate da vicino. Siamo di fronte a una situazione molto complicata. Club che fanno fatica a trattenere i giocatori che vogliono tornare nei propri paesi, calciatori che non possono stare insieme e allenarsi, gente che non potrà andare allo stadio e tutto ciò non si sa fino a quando. Rispettiamo la UEFA, ma era questa la miglior decisione possibile per il calcio belga".