AFP/Getty Images
Pontes, primo allenatore di Ronaldo: 'A 12 pensò di mollare il calcio. Ad alto livello fino al Mondiale del 2022'
In vista della partita di stasera tra Juventus e Napoli, Tuttosport ha intervistato Leonel Pontes, primo allenatore di Cristiano Ronaldo allo Sporting Lisbona: "A 12 anni pensò in mollare tutto per tornare a Funchal. Tornò a casa la prima volta a Natale del 1997 e non voleva più rientrare a Lisbona. Piangeva, non voleva lasciare la famiglia. Anche la mamma gli diede il sostegno necessario, e io gli parlai. Credevamo veramente che tornare a Lisbona sarebbe stata la scelta giusta per la sua carriera, perché aveva tutto per diventare un ottimo calciatore".
Sulle condizioni di CR7: "Per la sua fisicità, capacità di recupero, dedizione al lavoro e cura del suo corpo, vi posso dire che sarà ancora ad alto livello per almeno altri quattro anni. Ronaldo è motivato da questa nuova sfida e vuole anche giocare il Mondiale. Vedremo Ronaldo anche in Qatar nel 2022. A livello tattico, credo che Cristiano non possa essere la prima punta in un 4-2-3-1, forse se nei tre dietro gioca un calciatore molto offensivo, più vicino a lui. Io direi che si esprime al meglio con un 4-4-2 classico o con un 4-1-3-2 con due punte e due centrocampisti interni che possono giocare anche da esterni o un classico italiano 3-5-2. Nel 4-3-3 e nel 4-2-3-1 lo vedo un po' di meno, ma per carità Allegri saprà cosa è meglio per lui e per la Juve".
Sulle condizioni di CR7: "Per la sua fisicità, capacità di recupero, dedizione al lavoro e cura del suo corpo, vi posso dire che sarà ancora ad alto livello per almeno altri quattro anni. Ronaldo è motivato da questa nuova sfida e vuole anche giocare il Mondiale. Vedremo Ronaldo anche in Qatar nel 2022. A livello tattico, credo che Cristiano non possa essere la prima punta in un 4-2-3-1, forse se nei tre dietro gioca un calciatore molto offensivo, più vicino a lui. Io direi che si esprime al meglio con un 4-4-2 classico o con un 4-1-3-2 con due punte e due centrocampisti interni che possono giocare anche da esterni o un classico italiano 3-5-2. Nel 4-3-3 e nel 4-2-3-1 lo vedo un po' di meno, ma per carità Allegri saprà cosa è meglio per lui e per la Juve".