Pontello su Baggio:| 'Oggi capirebbero la cessione'
In una lunga intervista riportata dal Corriere della Sera, Ranieri Pontello torna a parlare del calcio di trent'anni fa e della Fiorentina: "Avevamo un organico di 15-16 giocatori cui si aggiungevano 2-3 ragazzi della squadra primavera. Il gruppo era più ridotto [...] ad oggi credo si sia perso il rapporto umano che era la cosa più bella del mio calcio. Anche i rapporti tra le società erano meno tesi, gli accordi si facevano sulla parola. Quando decidemmo di acquistare Baggio telefonai al presidente del Vicenza il quale mi disse: "Il giocatore è suo ma tra un anno, dopo che avrà sfondato." - E così è stato - Sullo scudetto dell'82 vinto dalla Juve: "Quell'anno perdemmo Antognoni per 14 partite e arrivammo secondi ad un punto dai bianconeri. [...] Fu allora che Firenze coniò il famoso detto: meglio secondi che ladri. Quello rimase lo scudetto dei Pontello". Il prolungamento del contratto rifiutato e la conseguente cessione di Baggio alla Juve: "I tifosi non erano preparati, oggi invece capirebbero." [...] Pontello rimpiage gli acquisti sfiorati di Rummenigge e Van Basten e la gioventù di quegli anni ma il calcio, proprio no: "La gioia più grande è stata quando ho lasciato. Per me la Fiorentina è sempre stata un peso".