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    Polveriera Lazio: ora il rinnovo di Sarri è in dubbio. Tare e Lotito sotto accusa, tra follie social e proteste dei tifosi

    Polveriera Lazio: ora il rinnovo di Sarri è in dubbio. Tare e Lotito sotto accusa, tra follie social e proteste dei tifosi

    • Federico Zanon
    Tutto fatto, anzi no. Il rinnovo di Maurizio Sarri con la Lazio è tornato in stand by e per come stanno le cose oggi non è nemmeno sicuro che si faccia. Tutto è cambiato in poco meno di due mesi: a metà dicembre, a margine della festa di Natale del club biancoceleste, il patron Lotito parlava apertamente di prolungamento fino al 2025 ("​Il mister non è precario, anzi ho dato mandato affinché venga rinnovato il suo contratto di altri due anni"), al 2 febbraio non solo la firma non è arrivata, ma la permanenza del Comandante a Roma fino al 2023 non è nemmeno così scontata.

    MERCATO DELUDENTE - Alla base ci sarebbero differenze di vedute sul mercato, con l'ex guida del Napoli che si aspettava di più. Rinforzi, che non sono arrivati, come nel caso del difensore centrale, o diversi da quelli desiderati (Kamenovic, tesserato dopo che a inizio stagione era stato bocciato dallo stesso Sarri, e Cabral, anche se dalla Lazio smentiscono una mancata condivisione sul suo arrivo). La situazione è tesa, Sarri non è soddisfatto e l'ha detto a chiare lettere. E nelle prossime settimane farà le sue riflessioni. Il suo accordo scade nel 2023, ma può liberarsi prima in caso di chiamata dall’estero. C’è infatti una clausola sul contratto che va eventualmente esercitata entro maggio.

    ARIA TESA - I sostenitori, intanto, sono sul piede di guerra. A partire dal tifo organizzato, che domani sarà a Formello per criticare la società per ​per un mercato invernale “di indebolimento” (oltre al “caro biglietti”).  Nel mirino Lotito e il direttore sportivo Tare, contro il quale qualcuno è andato oltre. In questi giorni alcuni beceri hanno preso di mira suo figlio, ​Etienne Tare, attaccante della Primavera della Lazio, sui social, insultandolo e minacciandolo. Toccherà a Sarri e ai giocatori provare a ricomporre una frattura che rischia di condizionare il resto della stagione. Alla fine della quale potrebbe esserci un fuggi fuggi.

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