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    Polonia-Italia, le pagelle di CM: Chiesa disastroso. Male Verratti e Jorginho, Kean dà la scossa. Lewandowski da 5

    Polonia-Italia, le pagelle di CM: Chiesa disastroso. Male Verratti e Jorginho, Kean dà la scossa. Lewandowski da 5

    • Tramacere e Di Gioia
    Polonia-Italia 0-0

    POLONIA

    Fabianski 6: impiegato pochissimo, quando viene chiamato in causa risponde presente.

    Kedziora 5,5: si fa scappare Emerson e rischia di commettere rigore, rimedia con grande esperienza.

    Glik 6,5: vecchio leone, difende e ribatte quasi tutto. Il Benevento può dormire sonni tranquilli.

    Walukiewicz 6,5: assieme al compagno, lascia le briciole agli avanti azzurri. Promessa che a Cagliari hanno saputo coltivare.

    Bereszynski 6: non patisce la velocità degli esterni azzurri, opponendosi prima a Chiesa e poi a Kean.

    Krychowiak 5,5: cervello del centrocampo polacco, gioca da frangiflutti e comanda in fase difensiva. Ma in quella offensiva è davvero troppo lento.

    Moder 6,5: tanta legna a centrocampo, gli viene chiesto questo e lo fa bene.

    Szymanski 6: spinge sulla fascia di competenza, non crea grandi pericoli ma fa sentire la propria presenza. (dal 59' Grosicki 5,5: reduce da una tripletta, non cattura l'occhio).

    Klich 5,5: non incisivo come nel Leeds, è comunque quello con più tecnica alle spalle di Lewandowski e si nota. (dal 70' Milik 5: entra ma non se ne accorge nessuno)

    Jozwiak 6: trequartista oscuro, lavora tanto su Jorginho sporcandogli diversi palloni ed evitando le ripartenze. (dall'81 Karbownik sv)

    Lewandowski 5: si vede poco, incide ancora meno. Non il fuoriclasse che abbiamo imparato ad ammirare col Bayern Monaco e anche con la Polonia. Annebbiato. (dall'81' Linetty 6,5: vicino al gol nonostante i pochi minuti)

    All. Brzeczek 6: squadra coriacea e dura da affrontare, la (poca) qualità può però essere maggiormente esaltata.


    ITALIA​

    Donnarumma 6,5:
    Risponde sempre presente quando chiamato in causa. La Polonia non è mai realmente pericolosa, ma lui si fa sempre trovare pronto

    Florenzi 5: Mai in partita si fa fatica a notarlo fra i 22 in campo.

    Bonucci 5,5: Lewandowski cerca sempre lo spazio alle sue spalle e lui va in difficoltà nei primi 45'. Cresce nella ripresa dove con l'aiuto di Acerbi regge meglio l'urto polacco. 

    Acerbi 6,5: A differenza del compagno di reparto è più pronto in fase di interdizione, spesso e volentieri si sgancia anche a supporto del centrocampo e di testa non perde un duello.

    Emerson 6,5: Nel Chelsea non gioca mai, e si fatica a capire perché. Spinge con costanza, sfiora il gol, è sempre propositivo, ma senza dimenticarsi le fondamentali diagonali difensive. Un'indicazione in più per il mercato di gennaio?

    Barella 6: È l'equilibratore del centrocampo azzurro e spesso e volentieri è lui a fare da filtro davanti alla difesa. Rispetto alle ultime prestazioni però manca molto in fase di impostazione dove il suo talento non si vede. Esce stremato.
    (dal 79' Locatelli 6 Più lucido di Barella, gestisce meglio il giropalla a centrocampo).

    Jorginho 5: Perde troppi palloni sanguinosi a ridosso della propria area. Per sua fortuna la Polonia non ne approfitta, ma è in una di quelle partite in cui è più dannoso che utile.

    Verratti 5 Anche lui non riesce ad ingranare e nel giropalla azzurro al limite dell'area spesso sparisce senza incidere. Dovrebbe essere il trascinatore, ma stasera è un assente ingiustificato.

    Chiesa 4,5: Non è sereno e si vede. Fatica a dialogare coi compagni, non gli riesce quasi niente incespicando spesso sulla palla e divorandosi un gol già fatto da due passi.
    (dal 70' Kean 6,5 Il suo ingresso dà vivacità a un attacco fin lì spento. Anche lui però è impreciso negli ultimi 18 metri dove preferisce il passaggio al tiro)

    Belotti 6: Solita generosità, ma è fin troppo goffo dentro l'area di rigore dove manca in zona gol. Fa specie che i cross più pericolosi arrivino dai suoi piedi e non siano per lui.
    (dall'81' Caputo sv)

    L. Pellegrini 6: Parte male sbagliando tanti palloni fin troppo semplici per uno come lui. Non si abbatte e al contrario cresce diventando anche l'uomo più pericoloso degli Azzurri per tutto il primo tempo. Peccato gli manchi il gol, sotto porta doveva fare meglio.
    (dall'81' Berardi sv)

    All. Mancini 5: La sua Italia stavolta fatica ad ingranare e soffre la fisicità della Polonia nella metà campo offensiva dove il giropalla azzurro spesso fatica a trasformarsi in occasioni. La scelta di non usare Immobile dal 1' non paga e sono anche tardivi i cambi, data l'aridità offensiva di inizio ripresa.

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