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    Milan, anche Poli contro Seedorf: 'Iturbe è il benvenuto'

    Milan, anche Poli contro Seedorf: 'Iturbe è il benvenuto'

    Tiro al bersaglio Seedorf è il nuovo sport del momento in casa Milan. Dopo Tassotti, De Sciglio e Pazzini, tocca ad Andrea Poli criticare l'ex allenatore olandese. Il centrocampista rossonero ha dichiarato in conferenza stampa alla crociera su MSC Splendida: "I tifosi mi sono sempre stati vicini sin dal primo momento che ho messo il piede a San Siro. Sono consapevole che per gran parte del campionato sono stato molto presente in campo. Con l’arrivo di mister Seedorf il mio minutaggio è diminuito. Per un giocatore come me che ambiva ad andare ai Mondiali è normale che i 2 mesi con Seedorf non mi abbiano aiutato. Però non do le colpe a nessuno, sicuramente però non mi ha aiutato. L’esonero di Allegri ci ha lasciato l’amaro in bocca perché la colpa di un esonero non è solo dell’allenatore ma di tutti. Venivamo da un periodo in cui il nostro gruppo aveva avuto dei problemi e aveva bisogno di certezze e di sicurezze. Forse Seedorf ha voluto fare dei cambiamenti che in quel momento erano difficili da assimilare per un gruppo in difficoltà. Forse un po’ di dialogo in più non avrebbe guastato. In un momento delicato diventa difficile assimilare dei cambi radicali. Il momento in cui un gruppo cambia allenatore è un momento molto difficile. Mi sarei aspettato un dialogo maggiore con l’allenatore, lui ha cercato di imporre le sue idee, secondo me un dialogo avrebbe fatto comodo, il gruppo aveva bisogno di sicurezze e certezze perché venivamo da un momento difficile e non siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi come battere l’Atletico Madrid, e l’Europa League. Ho sentito molte volte parlare di questo gruppo di italiani ma non sono d’accordo perché abbiamo sempre dimostrato in campo di giocare per il Milan, per la maglia e di impegnarci sempre al 100%".

    INZAGHI - "Inzaghi è un allenatore che ha fatto questa esperienza con la Primavera vincendo il torneo di Viareggio. Tutti mi dicono che ha grande entusiasmo, credo sia fondamentale per un allenatore e che questo entusiasmo possa essere affiancato da un gruppo di giocatori che ha voglia di rifarsi, di vincere e credo che questo sia un connubio importante. L’inesperienza non è un problema. Penso a Fabio Capello che ha iniziato la sua avventura da allenatore nelle giovanili, spero possa calcare le sue orme. Sono andato a vedere i Play off della Primavera contro l’Udinese. Non conosco Inzaghi ancora come allenatore. Me ne parlano come una persona molto organizzata che cerca di dare un’identità ben precisa alla squadra e questo è molto importante. Essere organizzati è fondamentale e penso che Inzaghi potrà darci un’identità forte".

    RISCATTO - "Per me essere stato riscattato è motivo di orgoglio e soddisfazione perché in questi mesi ho conosciuto questa società, i tifosi, il mondo Milan. È una grande famiglia, indossare questa maglia è una grande soddisfazione e questo riscatto mi dà grande carica per il prossimo anno. C’è tanta voglia di rifarsi dopo l’annata negativa. Sono molto contento e darò il massimo del mio impegno per questi colori come ho sempre fatto. E’ una grandissima gioia che mi porterà a dare sempre il 100%, a lavorare duramente, mi darà grandi stimoli. Sono convinto che io e mi e i compagni abbiamo la voglia e la convinzione per creare qualcosa di importate. Mi piacerebbe molto che il Milan tornasse a combattere per i vertici del campionato. Questo comporta grandi sacrifici, grande lavoro, ma penso che la volontà ci sarà e l’impegno non mancherà".

    RINFORZI - "Credo che questa squadra abbia un’ossatura importante, ci sono giocatori importanti che devono trovare un loro assetto. Spero che il Milan riesca a trovare l’assetto giusto, magari anche con l’aiuto di giocatori importanti. Sono arrivati Alex e Menez, due giocatori di caratura internazionale che ci possono dare una mano. Spero che il Milan diventi una squadra organizzata in cui tutti verranno messi nei loro ruoli naturali per esprimere le proprie caratteristiche. Il 4-3-3 è un modulo congeniale alle mie caratteristiche, posso giocare sia a destra che a sinistra. Quest’anno non giocheremo le coppe e avremo più tempo per lavorare e affrontare il campionato nei migliori dei modi. Abbiamo tanta voglia di rivalsa e di costruire qualcosa di importante".

    ITURBE - "Iturbe è un giocatore molto importante, ha fatto un grande campionato. Me ne parlano molto bene, è stato uno dei protagonisti del Verona, se dovesse arrivare sarebbe un tassello importante. Mi è piaciuto molto vincere il derby perché è una partita importante, è stata una bella emozione. Purtroppo all’andata non eravamo riusciti a vincere ma al ritorno abbiamo meritato". 

    KAKA' - "Ricardo Kakà è prima di tutto un amico, è un ottimo compagno. Spero possa essere ancora un mio compagno perché ha la capacità di trasmettere tranquillità al gruppo. Se non sarà più al Milan verrà ricordato da me e da tutti come il grande campione che è dentro e fuori dal campo. Per quanto riguarda il mercato lasciamo fare al signor Galliani che è uno dei dirigenti più importanti d’Italia e farà sicuramente un ottimo lavoro. Spero che il Milan diventi una squadra competitiva e credo che questo succederà. Il Milan merita risultati migliori. Noi giocatori dobbiamo pensare solo al campo. E’ stata una stagione difficile perché non abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati. Personalmente il momento negativo è stato l’eliminazione dalla Champions. Nelle due partite non ho visto tuta questa superiorità dell’Atletico. Forse dovevamo passare in vantaggio all’andata dove abbiamo disputato una grande partita. Al ritorno siamo stati un po’ sfortunati con l’autogol. Di positivo ci sono state tante partite giocate, molte importanti. Purtroppo è stata un’annata negativa che tutti vogliamo cancellare, speriamo di riuscire a farlo già dal prossimo anno.

    BALOTELLI - "Mario Balotelli è un giocatore importante come lo sono tanti altri nella nostra rosa. Ci può sicuramente dare tanto. Mi ha fatto molto piacere ritrovare Tassotti perché Mauro è stato uno dei grandi protagonisti del Milan degli invincibili. Ti può trasmettere quella mentalità giusta, fa bene al gruppo e fa bene ai giocatori. Bisogna prendere esempio dai campioni del passato". 

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