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    Pogba, la Juve, lo United: una nuova richiesta e il nervosismo di Raiola

    Pogba, la Juve, lo United: una nuova richiesta e il nervosismo di Raiola

    • Fabrizio Romano

    Milano, inizio settimana, quasi sera. Nel cuore della città c’è un incontro atteso: è arrivato Mino Raiola, di rientro da Miami dopo diversi giorni accanto al ‘suo’ Paul Pogba, al tavolo con i dirigenti più importanti della Juventus. C’è Beppe Marotta, c’è il ds Paratici, tutti insieme per parlare del futuro del francese. Perché c’è la solita offerta da 110 milioni più bonus da parte del Manchester United da analizzare: schermaglie naturali, è giusto e comprensibile che la Juve non voglia accontentarsi quando sta per cedere uno dei suoi campioni più forti. E allora si cerca l’accordo con lo United, sì. Ma anche con Mino. Perché quella percentuale che balla ha portato un discreto nervosismo.


    ANCORA BONUS – La Juventus infatti ha detto ancora no alla proposta attuale, non vuole far sconti, pensa di uscire dall’operazione Pogba (che resta ad oggi destinata comunque a farsi) pienamente soddisfatta e senza rimpianti futuri. Ecco perché Marotta e Paratici hanno preteso di discutere nuovi bonus: alcuni legati ai futuri rinnovi di Paul col Manchester United, altri ancora invece delle ultime ore che si riferiscono alle vittorie di Pogba a Old Trafford. Piccole percentuali legate a Premier, Champions o simili vinte nei prossimi 5 anni dal francese come protagonista agli ordini di Mourinho. La Juve vuole tutelarsi: tanti soldi ora, altre piccole ma significative entrate se Paul davvero diventasse un fenomeno totale in futuro. Una condizione ancora da discutere col Man United: pronti a tutto, ma fino a un certo punto. Si valuta, contatti in corso.

    CHI PAGA MINO? – L’altro punto interrogativo basilare riguarda il pagamento della percentuale per Mino Raiola, ormai famosa… tanto che al tavolo milanese si è parlato soprattutto di quello: la Juve non ha intenzione di versarla, il Manchester United al momento non ha dato il via libera. D’accordo che Mino non ha bisogno di soldi, ma quanto stipulato ha un suo valore, è comprensibile che pretenda la sua parte come quando ha scommesso su un giovanissimo Pogba, mossa geniale. Chi paga? Il Man United resta in stallo, la Juve non ha intenzione, è un ostacolo da superare che sta portando via tempo ed energie. Ma Mino è nervoso appena dopo l’appuntamento con i dirigenti bianconeri: niente foto, men che meno domande, Raiola non sorride, adesso si sa perché. C’è il futuro di Pogba da decidere. E ancora qualche scoglio da superare.

     


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