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'Pogba grande difensore'. Ma cosa dici Mourinho? Fallo giocare in porta...
Non basta averne arretrato il raggio d'azione, così come accade nella nazionale francese, ma diversamente da quanto è avvenuto per quattro anni alla Juventus. Non basta averlo allontanato dalla porta avversaria. Ora Mourinho, "The Humiliated One", secondo la più recente definizione della stampa inglese, vede nel classe 1993 di Lagny-sur-Marne addirittura un potenziale grande difensore.
Intendiamoci, le premesse dell'allenatore del Manchester United sono giuste. Mou ha ragione quando afferma che "Pogba può giocare in molti ruoli. Non è un problema di moduli", o quando aggiunge che il numero 6 dei Red Devils "ha ancora anni e anni davanti a se per sviluppare il suo gioco".
Detto questo, però, c'è un limite a tutto. Perché il meglio di sé Pogba lo dà quando si avvicina all'area avversaria, quando può far valere il suo strapotere fisico e la sua tecnica per segnare o per sfornare assist. Come ha fatto, e bene, alla Juve. Conte e Allegri hanno saputo sviluppare e valorizzare al meglio le qualità del francese. Forse altrettanto non ha fatto Deschamps agli ultimi Europei, relegando Pogba a un ruolo troppo difensivo, di costruzione e 'ostruzione', più che d'attacco (compito al quale erano delegati Payet e Sissoko). La stessa cosa sta accadendo in questi primi mesi al Manchester United: Pogba gioca lontano dalla porta e fa fatica. E invece di spostarlo qualche metro più avanti, si pensa a lui come difensore. Mah...
