Che avesse un carattere niente male si era capito subito. Paul Pogba ha avuto un impatto molto forte nel campionato di serie A con la maglia della Juventus. Esordio eccellente e continue conferme, ma martedì sera con la maglia della Francia, alla sua seconda partita in Nazionale, di personalità ne ha mostrata fin troppa. Si è fatto espellere contro la Spagna nel giro di pochi minuti. Due gialli, a distanza di poco tempo, gli hanno fatto finire anzitempo la partita contro le «furie rosse». E lui non si è certo pentito o scusato, vista anche la sconfitta casalinga della Francia contro gli spagnoli. Non contento, intervistato nel dopopartita, ha dato la colpa all’arbitro per averlo cacciato: «L’espulsione? L’arbitro ha sbagliato, ma purtroppo ha deciso in questa maniera. Il calcio è così». Insomma una personalità e una sfacciataggine, è il caso di dire, che lasciano perplessi. Anche perché la sfida Francia-Spagna era la sfida più attesa di questa settimana tra i match di qualificazione ai Mondiali brasiliani del 2014. Il centrocampista della Juve (classe ’93) fino al momento dell’espuslione, avvenuta all 77° minuto, era stato uno dei migliori in campo. Poi ci ha messo del suo per rovinarsi la serata, rendendosi protagonista di due interventi scomposti nell’arco di circa due minuti, che l’arbitro ungherese Viktor Kassai ha punito con altrettanti cartellini gialli. In particolare modo la prima ammonizione è risultata eccessiva. Pessima invece la scelta di Pogba di applaudire l’arbitro quando gli ha mostrato il cartellino rosso, perché sicuramente la Uefa ne terrà conto quando stabilirà le giornate di squalifica.