Calciomercato.com

  • Getty Images
    Pogba, cinque ore da incubo in tribunale a Parigi

    Pogba, cinque ore da incubo in tribunale a Parigi

    Nella giornata di ieri Paul Pogba, centrocampista della Juventus al momento sospeso per positività all'esame antidoping, si è dovuto sottoporre a un confronto in un’aula del Palazzo di Giustizia di Parigi, a Porte de Clichy, con quattro dei cinque sospettati di estorsione nei suoi confronti e di associazione a delinquere, per i fatti risalenti al marzo del 2022.

    Unico assente tra gli indagati, in quanto non convocato nell’occasione, proprio il fratello del giocatore della Juventus, Mathias. Come riferisce Tuttosport, nel corso del confronto, iniziato con un’ora e mezza di ritardo e proseguito per oltre cinque ore, i giudici istruttori hanno lavorato per ricostruire, passo dopo passo, la notte del presunto rapimento, durante il quale al bianconero sarebbero stati chiesti 13 milioni di euro. Una circostanza nella quale Mathias, sospettato di aver esercitato pressioni per mesi sul fratello minore affinché pagasse la cifra, non era presente di persona. E una circostanza riguardo la quale differiscono sensibilmente le ricostruzioni depositate dalle parti in passato.

    Il confronto, si legge sempre su Tuttosport, si è tenuto in un’atmosfera definita dai presenti come “pacifica” e ha concorso a fare chiarezza anche sul tipo di rapporto che legava Pogba, accompagnato in aula da mamma Yeo Moriba e dalla compagna Maria Zulay, oltre che dall’agente Rafaela Pimenta, con i sospettati, tutti conoscenti e amici fin dall’infanzia. 

    Il confronto è andato in scena nella stessa giornata in cui a Pogba è stata notificata la data, quella del prossimo 5 ottobre, in cui saranno effettuate le controanalisi ai suoi campioni d’urina incriminati, all’interno dei quali è stato rinvenuto un quantitativo eccessivo di testosterone. 

    Altre Notizie