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    Pochi italiani in campo? Non nel Toro: Mazzarri è un esempio da seguire

    Pochi italiani in campo? Non nel Toro: Mazzarri è un esempio da seguire

    • Andrea Piva
    “Mai come adesso giocano pochi calciatori italiani” è l'allarme lanciato dal ct della Nazionale, Roberto Mancini, pochi giorni fa, allarme ripreso anche dal ministro degli Interni, Matteo Salvini, che ha proposto un limite di giocatori stranieri in campo, in modo da lasciare spazio ai giovani italiani. Il tecnico Azzurro ha poi esortato anche i colleghi allenatori ad avere più coraggio nel schierare in campo i giocatori nostrani (specialmente quelli giovani). Coraggio che sta avendo, ad esempio, Walter Mazzarri: basti pensare che nelle prime tre giornate di questo campionato il tecnico granata ha sempre schierato nella formazione titolare del suo Torino sei calciatori “made in Italy”: Salvatore Sirigu, Armando Izzo, Emiliano Moretti, Lorenzo De Silvestri, Andrea Belotti e a centrocampo si sono finora alternati Daniele Baselli e Roberto Soriano

    I GRANATA IN AZZURRO - Per il doppio impegno contro la Polonia e il Portogallo il Torino ha fornito all'Italia tre giocatori, il portiere Sirigu e gli attaccanti Belotti e Zaza, mentre il ct dell'Under 21 Gigi Di Biagio può invece contare sul granata Vittorio Parigini. Nel corso della stagione, però, il numero di calciatori del Torino in Nazionale potrebbe aumentare grazie a Izzo, Soriano e Baselli, tre giocatori che hanno già vestito la maglia Azzurra in passato (l'esordio ufficiale di Baselli è stato proprio sotto la guida di Mancini in Italia-Olanda dello scorso giugno) e che hanno iniziato nel migliore dei modi anche la nuova stagione. Non solo, se lo vorrà Di Biagio potrà contare in futuro anche su Simone Edera: dopo le partenze di M'Baye Niang e di Adem Ljajic l'attaccante, cresciuto proprio nel vivaio granata, sembra destinato ad avere più spazio in campo. I tempi dell'Ital-Toro degli anni '40, quando la Nazionale azzurra arrivò a essere composta da dieci giocatori su undici provenienti dal Grande Torino sono ancora molto lontani, ma il legame tra la società granata e l'Italia potrebbe tornare molto stretta. 

    OBIETTIVO EUROPA, CON GLI ITALIANI - Certo, gli stranieri al Torino non mancano, basti pensare che sono solamente undici i calciatori italiani in rosa su un totale di venticinque (considerando anche i giovani Erick Ferigra e Vitalie Damascan, che giocheranno però per lo più con la formazione Primavera), ma se si considera il fatto che nelle prime tre giornate di campionato, in tutta la serie A, solamente il 30% dei calciatori impiegati è convocabile per la nazionale di Mancini è evidente come la media sia stata alzata dalla squadra di Mazzarri. Con questa rosa, in cui i calciatori italiani hanno un ruolo importantissimo, il Torino ha come obiettivo quello di terminare il campionato nelle prime sette posizioni, in modo da potersi qualificare per una coppa europea. Un obiettivo già raggiunto nella stagione 2013/2014 quando nella formazione tipo erano presenti sette calciatori nati nel nostro Paese: Daniele Padelli, Matteo Darmian, Cesare Bovo, Emiliano Moretti, Giuseppe Vives, Alessio Cerci e Ciro Immobile.

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