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    PM attaccano: 'Crotone in mano alla 'ndrangheta'. Chiesto sequestro dei beni della famiglia Vrenna

    PM attaccano: 'Crotone in mano alla 'ndrangheta'. Chiesto sequestro dei beni della famiglia Vrenna

    “Il Crotone è nelle mani della Ndragheta”. Questo pensano i pubblici ministeri del tribunale di Catanzaro, che hanno chiesto il sequestro dei beni della famiglia Vrenna, proprietaria del club calabrese, dal valore di 800 milioni euro. Si attende la sentenza della Corte d'Appello di Catanzaro. Nel mentre, la difesa della famiglia Vrenna comunica che "quando è stato accusato di concorso esterno Raffaele Vrenna è stato assolto per insussistenza del fatto. Contro le sue aziende ci sono stati quasi 40 danneggiamenti e attentati, tutti regolarmente denunciati". Una situazione in divenire, che può infastidire, e non poco, il Crotone.

    I magistrati i Vrenna sono “imprenditori attigui al fenomeno mafioso per essersi sin dalla genesi della loro attività accordati con le consorterie criminali e segnatamente con quella denominata Vrenna-Corigliano-Bonaventura". Si dovrà attendere il prossimo 19 ottobre per conoscere la decisione della sezione misure di prevenzione della Corte d’appello di Catanzaro chiamata a decidere sulla richiesta di confisca avanzata dalla Dda di Catanzaro nei confronti del gruppo imprenditoriale dei fratelli Raffaele e Giovanni Vrenna. Beni per circa, ripetiamo, 800 milioni di euro, tra i quali rientra anche il Crotone.

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