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Plusvalenze, la Juve non ci sta: ecco a cosa può ‘aggrapparsi’
Mi fanno notare che le intercettazioni telefoniche in cui Agnelli parla di m***a e macchina ingolfata dagli ammortamenti non individuano in sé un reato specifico. Cioè: qual è la plusvalenza (o le plusvalenze) incriminate? Quali sono nel dettaglio le operazioni illecite? Ad oggi non si capisce. Semplificando si potrebbe dire che al momento manca la pistola fumante. I giudici potrebbero aver considerato come sufficiente la natura confessoria delle comunicazioni intercettate.
La sentenza della Corte federale con il suo -15 potrebbe addirittura essere ininfluente per i bianconeri nel caso l'UEFA dovesse intervenire su eventuali violazioni del fair play finanziario con relativa esclusione dalle coppe. Del resto si contestano bilanci falsi.
Altra cosa sono i reati di false comunicazioni sociali (contratto stipendi) che potrebbe portare a nuovi punti di penalizzazione e condanne penali per i dirigenti. La Juve è quotata in Borsa e ha obblighi nei confronti degli azionisti. Ma con ripercussioni anche per i giocatori, rei di aver violato le norme federali insieme al club.
La Juventus ricorre alla Corte di garanzia del Coni che può solo giudicare sulla legittimità e non entrare nel procedimento. Ma dei dubbi sulla legittimità ci sono, sostengono gli esperti. Primo perché le eventuali controparti delle plusvalenze non ci sono, secondo perché manca l'oggetto specifico del reato.
In attesa chiaramente di leggere le motivazioni della sentenza.
Ricordando che la giustizia sportiva per definizione deve essere più rapida di quella ordinaria e quindi anche la mole probatoria su cui fonda le sentenze è spesso più contenuta.