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  • Play-off abbordabili:| Ma il Toro rischia

    Play-off abbordabili:| Ma il Toro rischia

    Playoff mai così abbordabili, ma il Toro rischia lo stesso.

    Calendario contro i granata: due scontri diretti e la sfida contro, la pericolante Triestina

    «Siamo padroni del nostro destino», dice Gianluca Petrachi dopo il pari di Siena per commentare il Toro ancorato alla zona playoff. Ed è proprio tale potere a far paura ai tifosi granata perché la squadra di Lerda sta calando vistosamente, sia in campo che in classifica (4 pari di fila, l'ultima vittoria risale ad un mese fa) ed è specialista nel farsi male da sola. Il sesto posto attuale, in coabitazione con la Reggina che ieri ha pareggiato col Varese, non è fonte di garanzia assoluta e per questo motivo la volata finale del campionato si preannuncia particolarmente bollente e pericolosa. I calcoli e i ragionamenti si sprecano, anche perché per gli ultimi due posti playoff ci sono ben sei squadre racchiuse in appena due punti. E chi rischia maggiormente è proprio il Torino che negli ultimi 270' deve battere la pericolante Triestina (sabato all'Olimpico) ed uscire indenne da due scontri diretti (Empoli in trasferta alla penultima e Padova in casa domenica 29). «Ci aspettano tre partite che saranno tre battaglie - prevede il ds granata -, ma noi dobbiamo prendere nove punti».

    La missione è chiara, anche se da questa bagarre potrebbe uscire di tutto. Più per demeriti collettivi, considerando il livello bassissimo del campionato, che per meriti personali. Attualmente il sesto posto è fissato a 54 punti e comunque vada a finire la quota playoff sarà la più bassa degli ultimi anni: l'anno scorso il Cittadella chiuse con 66, nel 2009 il Grosseto raggiunse l'ultimo posto degli spareggi con 64 punti, mentre tre anni fa il Pisa di Petrachi dovette conquistarne 71 per andare ai playoff.

    Le proiezioni avevano dato in ribasso la quota per giocarsi la serie A nel mese di giugno, ma il continuo rallentamento generale rischia di riscrivere le previsioni. Lo stesso Toro, se dovesse vincere le restanti tre partite, conquisterebbe comunque un bottino minore rispetto alla squadra dello scorso anno (che chiuse quinta con 68 punti e quattro vittorie nelle ultime cinque partite) e farebbe fatica a qualificarsi in qualunque altra edizione precedente dei playoff.

    Numeri e storia a parte, ora tocca al Toro riprendersi sul campo e difendere la posizione acquisita. Il terzo e quarto posto sono ormai utopia, mentre per la quinta piazza la Reggina è favorita visto che deve recuperare una partita (mercoledì a Bergamo contro l'AlbinoLeffe, si riparte dall'1-0 per i padroni di casa) ed ha un calendario più agevole con Grosseto, Ascoli (in casa) e Sassuolo. Dietro ai granata, però, tutti spingono per fare la festa ai granata. «Con il Piacenza abbiamo mancato un match-ball - ragiona Petrachi -, ma dopo aver visto la festa del Siena spero che in ognuno di noi ci sia la rabbia giusta per poter esultare allo stesso modo tra qualche settimana. Nel calcio volere è potere e dopo il ritiro punitivo la squadra ha dato una risposta. Ora dobbiamo compattarci ancora di più e vincere queste ultime tre battaglie».

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