"Non dirò nulla di più di quello che ho già detto. Voglio dire la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità, lo giuro". Parola di Michel Platini intorno alle 14, prima di entrare negli uffici del Tribunale arbitrale di Losanna, accompagnato dai suoi avvocati. Il presidente della Uefa punta alla revoca della sospensione di 90 giorni che gli è stata inflitta dal Comitato Etico della Fifa e che scade il 5 gennaio prossimo per potersi così candidare senza restrizioni alle elezioni del 26 febbraio che designeranno l'erede di Joseph Blatter. Come si legge su Repubblica, Platini, sospeso e a rischio radiazione per i due milioni di franchi ricevuti da Blatter nel 2011 ma per una consulenza svolta per la Fifa fra il '98 e il 2002, punta molto su un verbale di un Esecutivo Uefa risalente al novembre '98 in cui vengono messi per iscritto il fatto che abbia un incarico presso la stessa Fifa e l'ammontare della sua retribuzione.