Pjanic si ferma: la Juve torna al 4-2-3-1
Miralem Pjanic si è fermato. Niente di grave, ma l'affaticamento al quadricipite della coscia destra, la cui entità verrà valutata solo nelle prossime ore, gli farà in ogni caso saltare la partita con il Verona. Ed allora Allegri cambierà nuovamente la Juve. Non è un caso che dopo la svolta al 4-3-3 asimmetrico dell'ultimo periodo in una sola occasione i bianconeri son tornati all'antico 4-2-3-1: l'unica senza Pjanic a disposizione dal primo minuto. Coppa Italia a parte (contro il Genoa è stato turnover totale), infatti solo ad Atene non c'è stato il bosniaco nell'ultimo ciclo di fuoco. Solo ad Atene, non a caso, si è rivista una Juve senza centrocampo a tre: Pjanic a mezzo servizio dalla panchina, in mediana l'inedita coppia Khedira-Matuidi e ultimo giro delle quattro punte. Inedita, fino a quel momento. Ultimo, per ora.
SENZA REGISTA – In attesa della rifinitura, secondo quanto trapela da Vinovo si assisterà ad una Juve pronta a cambiare ancora. Occasione questa che permetterebbe ad Allegri anche di inserire nuovamente Dybala dal primo minuto, avendo bisogno di qualità in fase di sviluppo del gioco come dai calci piazzati. Ed esattamente come con l'Olympiacos, si vedrà una Juve senza regista basso: fino a quel momento, indipendentemente dall'assetto tattico, Allegri ha sempre schierato Bentancur o Marchisio al posto di Pjanic con alterne fortune. Ora senza Pjanic si cambia ribaltando il triangolo, regista alto invece che basso e via libera a Dybala. Verona si trasforma dunque in un banco di prova per tutta la Juve: confermarsi solida, vincente, blindata anche con le quattro punte permetterebbe ad Allegri di poter scegliere tra due formazioni completamente diverse a seconda delle circostanze. Soprattutto, permetterebbe ad Allegri di rilanciare Dybala.