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  • Pjanic: 'La finale di Cardiff il rimpianto più grande. Sarri malato di calcio, Allegri il più importante'

    Pjanic: 'La finale di Cardiff il rimpianto più grande. Sarri malato di calcio, Allegri il più importante'

    L'ex centrocampista di Juve e Roma fra le tante, Miralem Pjanic è stato ospite e protagonista del podcast Aperibiza in cui ha parlato a tutto tondo dei rapporti che ha creato nel mondo del calcio. Messi vs Ronaldo, Allegri, Sarri... tantissimi i temi toccati.

    MESSI VS RONALDO - "Con Cristiano ho giocato due anni, con Messi uno solo. Inutile dire chi sono, ho avuto forse la fortuna di sfruttare più Ronaldo con cui abbiamo fatto grandi cose insieme, anche se Leo potrà essere ricordato come il più forte della storia"

    ALLENATORI - "Ho avuto la fortuna di lavorare con tanti allenatori bravissimi. Luis Enrique, Allegri, Spalletti, Garcia, Xavi.... Ho avuto anche Sarri che è un professore, uno pazzo per il calcio e che vive per quello. È straordinario come allenatore, va molto nei dettagli e si sta vedendo il lavoro che sta facendo con la Lazio. Ho apprezzato molto Allegri, ho fatto tre anni di fila con lui e sono stati quelli più importanti. Di lui prenderei la gestione, mentre il mio stile di gioco preferito è quello del Barcellona, mi è piaciuto molto lavorare con Xavi in quei pochi mesi".

    RIMPIANTI - "Ovviamente la finale di Champions League, ma purtroppo è così. I più forti vincono. A Cardiff all'intervallo eravamo 1-1, poi i dettagli fanno la differenza. L'anno dopo al ritorno abbiamo vinto 3-1 al Bernabeu con il rigore all'ultimo secondo di Benatia. Secondo me quel fallo poteva non fischiarlo in quel momento lì, non era un grandissimo contatto da rigore".

    DIFENSORI - "Odiavo giocare contro Chiellini, ti menava e poi faceva finta di non aver fatto niente, è furbo. Ma una volta alla Juve l'ho amato. È un ragazzo straordinario e un giocatore che sapete tutti, con lui mi sentivo sicuro".

    ATTACCANTI - "Oltre a Ronaldo ci sono Higuain, Benzema, Dybala, Messi... insomma, ce ne sono tanti".

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