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Roma, Pisilli e il sogno del giornalismo: "Mi piacerebbe fare l'inviato"
DE ROSSI E RANIERI – Pisilli ha anche parlato di De Rossi: per me era speciale. Mi ha dato la possibilità di giocare la prima partita da titolare in Serie A e di dimostrare quello che potrebbe essere il mio valore. Nonostante giocassi poco, ad ogni allenamento mi faceva tantissimi discorsi: lì mi arrivava la sua stima nei miei confronti e quello vale più di 1000 altre cose". Poi anche un commento su Ranieri: “Ha riportato entusiasmo e molta serenità. Ha una carriera alle spalle che parla per lui, eppure si spende come fosse il suo primo progetto". Infine ha parlato della finale scudetto con la Primavera persa l’anno scorso contro il Sassuolo. Quando esulto vado di istinto, mi viene naturale. Non me ne rendo conto, mi lascio trasportare dalle emozioni, come dopo aver perso la finale scudetto in Primavera. Quella è una ferita ancora aperta. Era la fine del percorso giovanile: quando entri a 8 anni, vedi la Primavera come l'apice del percorso. Giocare la finale per uno entrato 10 anni prima era un sogno. Vincerla sarebbe stato come scrivere un pezzettino di storia".