Pisa: Braglia verso l'esonero, ecco i possibili sostituti
L.C.
Un altro pomeriggio da dimenticare per il Pisa all'Arena. E stavolta il ko è fatale per la panchina di Piero Braglia, l’allenatore dell’ultima promozione in B: manca solo l’annuncio ufficiale, atteso in mattinata, ma il ribaltone è deciso. In questa stagione sono state molte le prestazioni opache del Pisa davanti ai propri tifosi, ma quella con L'Aquila è stata una sconfitta bruciante al termine di una gara giocata malissimo dai nerazzurri. Gli abruzzesi, con una partita ordinata e niente più l'hanno spuntata tornando al successo dopo due mesi.E nella ripresa, quando il Pisa ha trasformato una gara deludente in un palese suicidio, si è levata forte la voce della contestazione, verso Braglia (da parte della gradinata) e verso tutti (da parte della curva). L’allenatore non si è presentato in sala stampa, non per scelta della società, ma per scelta personale: «Non sarei venuto neanche con un risultato diverso», ha detto il mister montando a passo veloce sul pullman. Sono state le sue ultime parole da allenatore del Pisa. Pochi minuti prima anche il presidente Carlo Battini, molto nervoso a fine gara, lasciava lo stadio arrabbiatissimo e contattato da noi dopo il match aveva detto: «Sono molto amareggiato e deluso.- ha raccontato al quotidiano Il Tirreno- Sono distrutto, non ho la forza nemmeno per pensare».La panchina di Braglia è in bilico, nel senso che non c’è l’ufficialità dell’esonero. Ma domenica sera il presidente nerazzurro aveva già fissato dei colloqui, visto che ci sono tempi tecnici strettissimi per preparare la prossima gara (mercoledì sera a San Marino), e nella notte la situazione è precipitata. Battini ha dunque rotto gli indugi rassegnandosi, per tentare di salvare la stagione, a pagare al tecnico la maxi-penale fissata a inizio stagione in caso di esonero (si parla di una cifra non molto distante dai centomila euro, ma nessuno conferma ufficialmente): i candidati in nottata erano Cuccureddu, Atzori, Pillon e Torrente.